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Ordinanza per aggressioni cani, la nostra richiesta al Ministro Lorenzin

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Ultimo aggiornamento

martedì 07 maggio 2013

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Rinnovare l’Ordinanza sull’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani che scade lunedì prossimo, affidando alle associazioni animaliste un ruolo più propulsivo nell’organizzazione dei percorsi formativi delle famiglie con cani: lo chiede la LAV al nuovo Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Il provvedimento, non trasformato in legge nella scorsa Legislatura - sottolinea la LAV - ha rappresentato infatti un positivo atto concreto per la tutela degli animali, la responsabilizzazione di chi vive con un cane e la prevenzione delle aggressioni.
Tra i punti positivi contenuti nell’Ordinanza di cui LAV chiede il rinnovo: l’importanza dell’abolizione della inutile e dannosa “lista nera” delle razze considerate pericolose; la responsabilizzazione piena di chi ha la proprietà e di chi detiene un cane a prescindere dalla razza o meno di appartenenza, sia nell’acquisizione del quattrozampe così come della sua conduzione; l’istituzione di percorsi formativi per chi vive con un cane. 
L’Ordinanza ministeriale, infatti, è di fondamentale importanza anche per promuovere un corretto rapporto uomo-cane e per la prevenzione e la gestione delle aggressioni proprio attraverso l’istituzione di percorsi formativi per coloro che hanno la responsabilità di un cane, l’istituzione dei quali è stata però in larga parte disattesa dai soggetti – Comuni e Servizi veterinari pubblici – a cui l’ordinanza demanda il compito di organizzare tali percorsi formativi. Per questo motivo la LAV chiede che nella nuova Ordinanza sia affidato alle associazioni animaliste un ruolo più propulsivo nell’organizzazione dei percorsi. 
Educare al corretto rapporto con l’animale in famiglia e in società, e attivare percorsi di recupero per cani che hanno bisogno di un recupero comportamentale è indispensabile in termini di corretta convivenza e prevenzione.
Resta comunque necessaria una legge che ne traduca i contenuti in strumenti stabili nel tempo, l’Ordinanza rappresenta, infatti, un riferimento normativo efficace per prevenire le aggressioni e promuovere un corretto rapporto con il proprio quattro zampe, ma ha un'efficacia destinata a dover essere rinnovata.