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OMS, OIE e FAO: sorvegliare virus influenza suina! #NONCOMEPRIMA

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 30 settembre 2020

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L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), l’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno diffuso di recente una dichiarazione congiunta sul rischio di pandemia di influenza suina – che ha già colpito il mondo nel 2009 - dopo aver analizzato i dati, riportati in un recente studio, di cui vi avevamo parlato qui, sulla circolazione di virus influenzali del sottotipo A (H1N1) nella popolazione suina in Cina.

Le tre organizzazioni raccomandano la raccolta di informazioni aggiornate sulla sorveglianza dell'influenza suina, per poter effettuare una rapida valutazione del rischio su scala globale.

La sorveglianza è dovuta, i numeri sono enormi e gli organismi internazionali sono consapevoli del rischio che queste cifre rappresentano: ogni anno si allevano al mondo circa 1 miliardo di maiali. Nel 2018 erano 978.332.119 e di questi 8.492.232 in Italia (dati FAOSTAT). Ognuno di loro può diventare veicolo di un virus pericoloso per l’uomo.

Ancora una volta, con il rischio influenza suina, si sottolinea la pericolosità delle zoonosi diffuse tra gli animali negli allevamenti intensivi. Ancora una volta dobbiamo agire tutti, perché il mondo cambi il suo rapporto con l’alimentazione e con gli animali.

 
Lo chiediamo anche nel nostro Manifesto #NONCOMEPRIMA, per Agire sulle cause della pandemia ed evitarne di future

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