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Anche l'Olanda proibisce l'uso di animali nei circhi. L'Italia si svegli!

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Ultimo aggiornamento

lunedì 14 settembre 2015

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Leoni, tigri, giraffe, elefanti, leoni marini e orsi sono solo alcune delle specie che da oggi non potranno più essere utilizzate in nessun circo in Olanda.

Ormai sono sempre di più i paesi in Europa, Asia e Sud America che stanno proibendo l’uso di animali esotici nei circhi.

Lo scorso giugno la FVE (Federazione dei Veterinari Europei), di cui la FNOVI (Federazione Nazionale Ordine dei Veterinari Italiani) ne è il membro italiano- ha rilasciato una posizione ufficiale invitando i Governi ad introdurre una proibizione all’uso di animali esotici nei circhi sottolineando che la loro natura selvatica rimane tale anche quando tali animali sono detenuti o nati in cattività.

La FVE ha ribadito con forza che è impossibile che i bisogni etologici di questi animali siano soddisfatti nei circhi.
23 paesi nel mondo, tra cui 9 Stati dell’Unione Europea (Grecia, Cipro, Malta, Lettonia, Austria, Croazia, Olanda, Slovenia, Belgio),hanno già vietato l’uso di animali esotici  nei circhi e altri 9 Stati dell’Unione Europea (Danimarca, Repubblica Ceca, Svezia, Polonia, Estonia, Finlandia, Ungheria, Bulgaria, Portogallo) hanno limitato l’utilizzo di alcune specie, mentre ancora l’Italia tutela e promuove lo sfruttamento degli animali nei  circhi. L’Italia è infatti l’unico Stato che finanzia direttamente i circhi con animali con circa 3 milioni di euro all’anno autorizzando anche l’uso di animali nei circhi in base ad una legge di 50 anni fa (Legge 337 del 1968). 

Nonostante negli ultimi anni numerosi Comuni in Italia abbiano tentato di vietare l’attendamento dei circhi con animali o di proibire il loro utilizzo sul proprio territorio e l’ultimo sondaggio EURISPES 2015 ha rilevato che il 68,3% degli Italiani è contraria all’uso degli animali nei circhi, nessuna iniziativa nazionale è stata intrapresa per rispondere a queste esigenze.

Chiediamo l’immediata revoca dell’anacronistico e ingiustificabile finanziamento pubblico allo sfruttamento degli animali dei circhi erogato ogni anno dal Ministero dei Beni Culturali e che venga introdotta al più presto una legge nazionale che vieti l’utilizzo degli animali nei circhi, riconvertendole in attività che non non prevedano l’utilizzo degli animali.

Claudia Squadroni