“Vote for Animals” ha portato in Europa un buon numero di parlamentari.
Il 16 luglio partono i lavori della nuova Legislatura, la decima, del Parlamento Europeo dopo il voto di cinque settimane fa.
Con 14 elette/i in Italia su 76 (grazie alle recenti opzioni, ai 12 inizialmente di quattro formazioni politiche, di cui avevamo già dato conto si sono aggiunte Benedetta Scuderi e Cristina Guarda), di fatto la terza forza politica nazionale, e oltre 100 elette/i su 720 in tutti i Paesi, di fatto il terzo "gruppo parlamentare" a Bruxelles, la nostra campagna “Vote for Animals”, che abbiamo copromosso con associazioni in tutti e 27 i Paesi dell'Unione, ha portato in Europa un buon numero di parlamentari che si sono impegnati pubblicamente a fare della questione animale una loro priorità, numero che crescerà sicuramente nei prossimi mesi.
Riparte così anche l'Intergruppo parlamentare per gli animali coordinato dalla nostra "casa" a Bruxelles, Eurogroup for Animals e assieme proporremo da subito confronti e azioni (lo abbiamo già fatto per la designata Presidente della Commissione Ursula von der Leyen ) resoconti dei voti degli europarlamentari, verificando sempre il rispetto degli impegni e dei loro partiti.
Dovremo certo contrastare la volontà di alcuni di sparare a lupi e orsi e abbassare il livello di protezione anche degli altri animali selvatici, di tenere in un cassetto il Green Deal infischiandosene dei cambiamenti climatici anche attraverso interventi sugli allevamenti, dovremo lottare contro chi vorrà confermare una Politica Agricola Comune fondata sull'oppressione degli animali, non attuare gli impegni richiesti dalle Iniziative Europee dei Cittadini su gabbie negli allevamenti zootecnici, sperimentazione sugli animali e metodi di ricerca innovativi, allevamento degli animali per l'industria delle pellicce, spinnamento degli squali.
Con la formazione delle Commissioni parlamentari e relative presidenze, con un occhio particolare per quelle Agricoltura e sviluppo rurale, Pesca, Mercato interno e protezione dei consumatori, Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare e la formazione della Commissione Europea con le designazioni Stato per Stato dei componenti, si arriverà a un quadro più definito.
La prima "misurazione" dei nuovi rapporti di forza a Bruxelles è in corso per la conferma della presidente della Commissione Ursula von der Leyen e, riguardo al programma della Legislatura vedremo, alla resa dei conti, quanti dei propositi delle diverse forze politiche annunciati in campagna elettorale, saranno davvero inseriti.
C'è bisogno di un'Europa di nuovo coraggiosa nelle sue decisioni davvero utili per tutti/e come è stata, solo per ricordarne una, quella dell'abolizione dei test cosmetici sugli animali e il divieto di importazione da Paesi Terzi di ingredienti e prodotti sperimentati su animali (con il positivo esempio continentale replicato nei successivi anni da India e Brasile). L'Europa innovatrice di cui ho parlato approfonditamente in un capitolo del libro “La politica degli animali” .
Il successo di Vote for Animals in Europa, sull'esempio di quanto come LAV realizziamo anche a livello nazionale e locale da tanti anni, è stato replicato anche nelle due recentissime elezioni politiche di Francia, dove il Fronte Popolare ha vinto anche sull'impegno di abolizione delle gabbie negli allevamenti e stop agli allevamenti intensivi, e Gran Bretagna con dieci impegni per i candidati.
Per rendere visibile, far dare sempre più importanza, alla politica degli animali.
Gianluca Felicetti
Presidente LAV