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I maiali di Cilavegna: una storia di lotta e di speranza

Come siamo riusciti a salvare 130 animali, dopo la scoperta nel 2021 di un allevamento abusivo dove si praticava la macellazione clandestina.

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Ultimo aggiornamento

venerdì 25 agosto 2023

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'I veri eroi sono loro, che hanno lottato per non morire'.

Le tappe della storia dei 130 maiali che abbiamo salvato illustrano come sia possibile, con l'impegno costante e la consapevolezza di essere nel giusto, cambiare il destino di tanti animali condannati allo sfruttamento e alla morte.

agosto 2021
UN ALLEVAMENTO ABUSIVO DI SUINI

In un intervento congiunto dei Carabinieri e dei NAS di Cremona, si scopre un allevamento abusivo di suini, nel quale si pratica anche la macellazione clandestina nella periferia del Comune di Cilavegna, in provincia di Pavia.

dicembre 2021
SEQUESTRO PREVENTIVO IN URGENZA

A seguito della denuncia di LAV, il 1° dicembre 2021 la Procura della Repubblica di Pavia dispone il sequestro preventivo in urgenza di tutti gli animali che si trovavano all’interno dell’allevamento abusivo di Cilavegna. Nel corso dei mesi, LAV si impegna ogni giorno per riuscire ad  assicurare una vita degna a questi maiali, rimasti nel luogo dell’allevamento abusivo anche durante il sequestro.
Durante i lunghi giorni del sequestro non mancano le difficoltà, in particolare legate alla mancanza di forniture di cibo e vigilanza sanitaria adeguate all’assenza totale di collaborazione da parte dei precedenti detentori degli animali presenti ancora in loco, con gravi ripercussioni sulla salute degli animali e sulla gestione degli stessi da parte dei volontari. Per tutto il periodo continuiamo a cercare di richiamare alle loro responsabilità i vari enti preposti, mentre affrontiamo quotidianamente le varie emergenze sanitarie e di gestione che si sono presentate.

luglio 2022
AFFIDATI A LAV I PRIMI 61 ANIMALI

A seguito di un incessante lavoro portato avanti anche sul piano legale, ci vengono affidati in custodia giudiziaria i primi 61 suini. 

novembre 2022
CONDANNA PER MALTRATTAMENTO E DETENZIONE INCOMPATIBILE
La vicenda giudiziaria si chiude con l’emissione da parte del Tribunale di un decreto penale di condanna per l’imputato per i reati di maltrattamento (art. 544 ter del Codice penale) e detenzione incompatibile (art. 727 c.p.).

dicembre 2022
SALVI ANCHE GLI ALTRI 44 MAIALI

Oltre ai 61 animali già affidati a seguito di incessante attività legale, otteniamo anche gli altri 44 suini provenienti dal medesimo sequestro, affidati in prima battuta ad un’azienda agricola della zona e che rischiavano di essere nuovamente destinati alla filiera alimentare. Anche questi 44 animali sfuggono al destino crudele, al quale erano scampati già una volta.

LA FAMIGLIA LAV SI E' ALLARGATA

A oggi, ci prendiamo cura di 130 suini un numero altissimo di animali di grossa taglia, che richiedono cure, cibo e assistenza costante.

Tanti nuovi nati, frutto di accoppiamenti accaduti prima della nostra gestione, hanno fatto salire il numero e ci hanno richiesto enormi sforzi per trovare le sistemazioni adeguate per tutti, in un momento particolarmente difficile per i maiali, vista l’epidemia di Peste Suina Africana che impone a livello sanitario criteri molto stringenti di biosicurezza alle strutture ospitanti.

Con ingenti sforzi economici e un lavoro di ricerca di luoghi adatti sul territorio, stiamo garantendo ai maiali condizioni di vita che gli consentano di esprimere la loro natura.

L’impegno dei nostri volontari in loco è stato e continua ad essere fondamentale.

HANNO UN NOME. NON SONO PIÙ NUMERI.

I maiali che accudiamo hanno la possibilità di grufolare, interagire tra simili e interagire con le persone che si prendono cura di loro ogni giorno. Sono animali curiosi e socievoli, abituati al contatto con i volontari e che molto spesso cercano di attirare l’attenzione per ottenere una carezza in più o una grattata di pancia. Animali molto intelligenti, come tutti i suini, hanno mostrato un’enorme resilienza in tutte le situazioni negative in cui sono stati prima di arrivare con noi.

Sono individui, ciascuno unico e diverso dagli altri, e hanno finalmente la possibilità di mostrare questa individualità fuori da uno schema di sfruttamento legalizzato che li schiaccia, li standardizza a mere unità.

Hanno un nome. Non sono più numeri, sono Samuel, Jumper Romeo, Rosa, Nicky e Pocket, Romilda e Isotta, Lady Pig e Peter Pig, Alfa, tra gli altri. Hanno le loro amicizie e le loro simpatie e hanno la possibilità di assecondarle.

SONO LIBERI DALLO SFRUTTAMENTO

A volte ci fermiamo a osservarli, nei momenti di calma dopo il pasto, o quando si accingono a riposare, sdraiati uno in fianco all’altro. Guardare questi animali liberi dallo sfruttamento, liberi dal rischio (e dalla certezza) di essere uccisi per diventare pezzi di carne, liberi dalle condizioni di vita tra sofferenze estreme cui sono sottoposti negli allevamenti del nostro Paese, ci dà pace.

Siamo consapevoli che milioni di maiali ogni giorno vengono abusati e uccisi, e sapere che questi individui sono stati sottratti a quel sistema di crudeltà ci dà la forza per continuare a combattere per tutti gli altri.

Ho accudito per un anno un numero spropositato di maialini, ora giovani adulti, totalmente dipendenti da me per la loro stessa sopravvivenza tra preoccupazioni e angoscia che le loro condizioni di salute precarie viste le condizioni da cui provenivano potessero peggiorare. Alla fine ce l'abbiamo fatta, niente è stato vano, ma i veri eroi (i cilAvengers!) sono stati loro, che hanno lottato per non morire nell'inferno di Cilavegna e che, giustamente terrorizzati dagli umani, si sono invece affidati a me, che all'inizio ero quasi del tutto inconsapevole delle loro esigenze. Che ogni giorno, entrando in stalla, mi accoglievano "borbottando", come se volessero raccontarmi quello che avevano fatto nelle ore in cui non ero li. Con i più piccoli che cercavano in me protezione e i più grandi che a volte si lanciavano fra loro in discussioni accese, ma senza mai osare sfiorarmi. Grazie, a tutti loro, per avermi permesso di provare tutto questo e l'oltre, che non riesco nemmeno a descrivere, e per avermi insegnato come si fa e che si può essere felici, per un letto di paglia e un pezzo di pane secco.Jennifer Ravetta, responsabile LAV Oltrepò Pavese

Le parole di chi ha seguito fin dall'inizio, ogni giorno e in prima persona questo salvataggio, sono l’illuminante corollario a questa storia d'amore, di lotta e di speranza.
Grazie Jennifer!