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#NOCARROZZE: basta con questa schiavitù urbana.

Basta ai cavalli costretti a lavorare nel traino delle carrozze,  anacronistica fonte di maltrattamento degli animali. Basta con questa schiavitù urbana.

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lunedì 24 giugno 2024

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La nostra battaglia continua anche nel 2024


Lo sfruttamento dei cavalli per il traino delle carrozze turistiche è una violenta realtà che combattiamo da anni.

Anche quest'anno, il 22 e il 23 giugno, abbiamo manifestato in 5 città d'Italia per dar voce agli animali costretti a lavorare per molte ore al giorno.

SCHIAVITU' URBANA

I cavalli delle carrozze vivono come schiavi di un utilizzo arbitrario e violento in nome di un'anacronistica e inaccettabile tradizione, forzosamente mantenuta solo per tutelare gli interessi economici di poche persone e nonostante le più ampie possibilità di sostituire le carrozze con mezzi elettrici, senza ricadute sul piano occupazione degli operatori oggi impiegati nel trasporto a trazione animale.

Le carrozze non si sono fermate nemmeno con il caldo torrido delle scorse estati, due cavalli sono morti a Palermo e uno a Caserta, solo per citarne alcuni.

Con i flash mob NO CARROZZE abbiamo chiesto agli abitanti di Napoli, Roma, Firenze, Palermo e Lucca di sostenerci in questa battaglia e ai turisti di non usare le carrozze per visitare le città.

  • Ci siamo appellati alle amministrazioni comunali affinché non concedano più licenze per i veicoli a trazione animale favorendone dunque la conversione, incentivando l'utilizzo di mezzi sostitutivi, come già avvenuto nelle città di Verona e Cagliari e al parco della Reggia di Caserta.
  • Facciamo appello al Senato e al Ministro dei Trasporti Salvini affinché, nella seconda lettura del nuovo Codice della Strada, introduca per legge il divieto delle carrozze.

Dopo anni di lotte e di promesse disattese, abbiamo portato l'attenzione, ancora una volta sui tanti cavalli che soffrono quotidianamente nelle nostre città. E continueremo a farlo.


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I Flash Mob NO CARROZZE

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mercoledì 12 luglio 2023

Palermo: Ordinanza a tutela cavalli delle carrozze tutela solo interessi vetturini

È stata pubblicata nella giornata di ieri, 11 luglio, l’ordinanza del comune di Palermo che, almeno teoricamente, dovrebbe tutelare i cavalli nelle giornate di caldo e imporre delle limitazioni al servizio.

Le disposizioni dell’Ordinanza, a firma del sindaco Lagalla, consentono fino a otto ore lavorative al giorno e fissano il limite della temperatura a 37 gradi. In questo caso è previsto un divieto di circolazione dalle 12.30 alle 15.30, mentre in caso di allerta meteo 3, il divieto è esteso fino alle 16.00.

LAV è contraria a qualsiasi utilizzo degli animali non umani e ha una posizione abolizionista nei confronti delle carrozze.

Non possiamo esimerci dall’esprimere incredulità e forte dissenso per il testo licenziato dal comune di Palermo, in alcuni punti addirittura grottesco. Ad esempio, il provvedimento dispone che il peso del carico non potrà eccedere il doppio del peso dell’animale compreso di carrozza, passeggeri e vetturino. Viene spontaneo chiedersi come faranno gli organi di controllo a verificare questa condizione: forse verranno dotati di bilancia e obbligheranno le persone a farsi pesare? O, molto più probabilmente, faranno una valutazione a occhio e tutto continuerà come sempre, ovvero con carrozze cariche e cavalli che trainano molto più del doppio del loro peso? Nadia Zurlo , responsabile LAV Area Equidi.

TEMPERATURE ELEVATE:  NECESSARIE EFFETTIVE ED EFFICACI MISURE DI TUTELA

L’elemento di maggiore criticità risiede nella soglia massima della temperatura, in quanto i cavalli sono animali omeotermi di grande mole - la temperatura del loro corpo, cioè, tende a rimanere stazionaria - e hanno più difficoltà a disperdere calore rispetto agli animali di mole inferiore, in ragione di un rapporto superficie cutanea/massa corporea più svantaggioso.

Il limite della zona termoneutra, in cui l'animale mantiene la propria temperatura corporea, corrisponde a un attivo processo di termolisi - processo di dispersione del calore, che nel cavallo può essere sintetizzato in tre stadi:

  • sopra i 20 °C inizia la perdita di calore per evaporazione (direttamente dalla superficie corporea e con gli atti respiratori)
  • sopra i 25 °C perdita totale di calore, aumento del metabolismo basale, inizio della sudorazione;
  • sopra i 30 °C vasodilatazione periferica massima (isolamento termico minimo del corpo), aumento della sudorazione.

La morte di parecchi cavalli a causa delle alte temperature è un’evidenza che deve imporre parametri maggiormente cautelativi ed effettive misure di tutela, quantomeno finché questi anacronistici servizi di trasporto non verranno aboliti.

Tra le disposizioni si legge anche che a bordo delle carrozze ci dovrà essere una scorta d’acqua non inferiore ai 10 litri per eventuali abbeverate d’emergenza e che dovranno essere previsti dei tempi di sosta nelle aree individuate a uso esclusivo dotate di una copertura realizzata con materiali idonei a proteggere gli animali dalla prolungata esposizione solare.

Non sappiamo dove siano le aree di sosta dotate di queste fantomatiche coperture, visto che i cavalli di Palermo stazionano spesso e volentieri in pieno sole, come dimostrano alcune fotografie scattate dai volontari LAV qualche giorno fa. Oppure a ridosso di muri costretti in una stretta striscia d’ombra, un’oscena sfilata di sofferenza che non può più essere tollerata da una società civile. Chiediamo al Sindaco di abbassare la soglia della temperatura e di mettere in atto reali misure di prevenzione e di controllo, altrimenti in caso di morte o malore di uno o più cavalli adiremo le vie legali anche contro il Comune di Palermo. Nadia Zurlo,  responsabile LAV Area Equidi.

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martedì 20 giugno 2023

Flash Mob Sedi LAV

Gli attivisti LAV di Pisa, Napoli, Firenze, Lucca, Roma e Messina si sono riuniti questo finesettimana in flashmob nelle piazze simbolo delle loro città per dare voce ai cavalli costretti a lavorare nel traino delle carrozze.

Centinaia di cavalli vengono sfruttati per il traino delle carrozze turistiche nelle nostre città.

  • Sono costretti a lavorare per molte ore al giorno, con carichi fino a 900 kg,  esposti a condizioni climatiche sempre più estreme, sottoposti a un elevatissimo livello di stress per muoversi nel traffico e forzati a eseguire un compito in cui non hanno modo di interagire positivamente con quello che li circonda.    
  • Vivono come schiavi di un’anacronistica e inaccettabile tradizione, mantenuta solo per tutelare gli interessi economici di poche persone. Eppure le possibilità di sostituire le carrozze con mezzi elettrici sono vastissime e diverse
  • Sono come ombre invisibili di cui nessuno si cura, le loro sofferenze vengono sempre ignorate, salvo quando muoiono per il caldo o per lo sforzo eccessivo e si accasciano al suolo senza più vita.
I cavalli delle carrozze vivono come schiavi di un utilizzo arbitrario e violento in nome di un’anacronistica e inaccettabile tradizione, forzosamente mantenuta solo per tutelare gli interessi economici di poche persone e nonostante le più ampie possibilità di sostituire le carrozze con mezzi elettrici, senza ricadute sul piano occupazione degli operatori oggi impiegati nel trasporto a trazione animale Nadia Zurlo,  responsabile nazionale Equidi LAV 

Le carrozze non si sono fermate nemmeno con il caldo torrido delle scorse estati, due cavalli sono morti a Palermo e uno a Caserta, solo per citare gli ultimi. 

Dopo anni di lotte e di promesse disattese, LAV è ancora qui a ricordare i tanti cavalli che soffrono quotidianamente nelle nostre città.

Chiediamo ai nostri concittadini di aiutarci e di sostenerci in questa battaglia, ai turisti di non usare le carrozze per visitare le città, e infine chiediamo all’amministrazione comunale di non concedere più licenze per i veicoli a trazione animale e a favorirne la conversione, incentivando l’utilizzo di mezzi sostitutivi, come già avvenuto nelle città di Verona e Cagliari e al parco della Reggia di Caserta. Ma soprattutto, chiediamo al Parlamento e al Governo di approvare urgentemente una legge per vietare sull’intero territorio nazionale le carrozze e le slitte trainate dai cavalli, come da impegno sottoscritto nella precedente Legislatura ad agosto dello scorso anno. Attivisti LAV di Pisa, Napoli, Firenze, Lucca, Roma e Messina.

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