Aggiornamento 19 novembre
Accogliamo con grande piacere la notizia che subito dopo l’invio della nostra diffida, il Sindaco di Nova Ponente ha emesso una nuova ordinanza con la quale cancella quella precedente, annullando così ogni possibilità di uccidere le volpi.
Le volpi della zona possono quindi continuare a scorrazzare libere sui loro territori senza correre il rischio di essere fucilate dal cacciatore di turno.
13 novembre 2020
L’ordinanza del Sindaco di Nova Ponente (Bolzano), che dal 4 novembre ha dato ordine al guardiacaccia della riserva “di catturare o abbattere in ogni momento del giorno o notte le volpi con disturbo comportamentale o malate che si avvicinano alle persone nei pressi delle case di abitazione in località di Nova Ponente” è un atto illegittimo, privo di qualsiasi fondamento, ai limiti del surreale che deve essere immediatamente ritirato perché viola le norme nazionali e europee sulla tutela degli animali selvatici.
Per questo abbiamo inviato una diffida al Sindaco di Nova Ponente chiedendo l’immediato ritiro dell’ordinanza che, se eseguita comporterebbe la cattura o l’uccisione illegale di un numero imprecisato di animali, violando gli articoli 554 bis e ter del Codice Penale che prevedono la reclusione fino a due anni.
Inoltre l’uccisione illegale delle volpi comporta un danno erariale, configurando anche il reato di “furto venatorio” a carico del responsabile dell’uccisione o della cattura degli animali selvatici. Come accaduto all’ex presidente della Provincia di Bolzano Durnwalder e al funzionario Erhard, condannati dalla Corte dei Conti, in un procedimento avviato dalla LAV, al pagamento di una somma pari a circa un milione di euro, proprio per aver concesso l’uccisione illegale di animali selvatici.