Si accendono le luminarie che annunciano l’imminente arrivo del Natale e, come ogni anno, aumentano i musi di cuccioli di razza che fanno capolino dalle vetrine dei negozi e dagli annunci pubblicati online in attesa di diventare la “sorpresa” per chi li riceverà in regalo. Tale aumento è generato da una domanda che, purtroppo, continua a essere costante, in particolare nel periodo pre-natalizio. Sono ancora troppe, infatti, le persone che decidono di acquistare cani e gatti, svilendo così il valore della loro stessa vita, che viene assimilata ad un paio di scarpe o un elettrodomestico da scartare sotto l’albero. Non solo: scegliendo la via dell’acquisto si alimenta il commercio di animali “di razza” e, quindi, anche l’incentivo per chi su questo business guadagna illecitamente.
La moda del cucciolo di razza alimenta, infatti, un traffico milionario e, in questo quadro, la tratta dei cuccioli dai Paesi dell’Est si conferma uno dei business più redditizi che coinvolge migliaia di animali ogni anno e che vede attive vere e proprie organizzazioni transazionali. La gravità del fenomeno si comprende facilmente dai numeri: solo nel 2020 sono stati sequestrati 500 cani e 1 gatto, a fronte di 19 persone denunciate. Dal 2010, anno in cui è entrata in vigore la legge contro la tratta dei cuccioli, fino al 2020 compreso, sono stati sequestrati 6565 cani e 92 gatti (dal valore complessivo di circa 5.252.000 euro). 383, invece, le persone denunciate (Dati Rapporto Zoomafia LAV 2021).
In molti ci chiedono cosa fare per porre un freno a questo traffico e, oltre a rispondere con le azioni dirette che portiamo avanti in collaborazione con le Forze dell’ordine, sottolineiamo l’importanza di sensibilizzare sulle giuste modalità per far entrare un cane o un gatto nella propria vita, ovvero come si farebbe con qualsiasi nuovo amico o compagno di vita: conoscendolo e scegliendolo in base ad affinità caratteriali, non in base al tipo di pelo o allo status symbol che rappresenta.
Adottare è un gesto che contribuisce concretamente non solo ad arginare lo sfruttamento e la vendita illecita di migliaia di cani e gatti, ma anche a contrastare il randagismo scrivendo un lieto fine alla storia di quelli che attendono in un rifugio la loro occasione per essere felici.
I giorni di vacanza che seguono il Natale possono essere un buon momento per accogliere un nuovo membro della famiglia a quattro zampe, a patto che la scelta venga compiuta in modo ponderato e responsabile, anche con l’aiuto e il supporto di professionisti, come educatori cinofili o operatori dei canili e dei gattili che sapranno consigliare al meglio, per il bene dell’animale e degli equilibri familiari.
Accogliere un cane o un gatto nel periodo delle festività natalizie permette di avere più tempo a disposizione per curare l’inserimento in famiglia e condividere esperienze che aiutino a creare una relazione equilibrata, al tempo stesso è importante proteggere il nuovo arrivato da alcune piccole insidie tipiche di questo periodo dell’anno. Alcuni cibi molto presenti sulle nostre tavole, come uvetta, cioccolato, noci di macadamia e bevande alcoliche, ad esempio, sono velenose per cani e gatti, così come le piante più rappresentative del Natale, la Stella di Natale, il Vischio e l’Agrifoglio.
Un’altra importante accortezza per iniziare la vita insieme con il piede giusto è evitare di pianificare l’arrivo in concomitanza con il classico caos natalizio dato dall’arrivo di parenti e amici in visita, ma prediligere i giorni successivi, più tranquilli e simili alla routine della vita di tutti i giorni, in modo che il compagno a quattro zampe non subisca un picco di stress e viva con disagio i primi momenti della sua nuova vita.
20 storie di animali maltrattati da leggere, di ognuna puoi essere tu il lieto fine.
Alessandra Ferrari
Responsabile Area Animali Familiari