Gli animali non sono oggetti da collezione. Il Ministro dell’Ambiente non perda occasione per aumentare la lista delle specie pericolose vietate da approvare entro fine marzo.
Rinchiusa in una scatola da scarpe, in condizioni visibilmente precarie. È la sorte di una scimmietta trovata in un albergo del centro di Napoli dalla Polizia di Stato nel corso di un controllo a carico di un uomo che soggiornava nella struttura. Il 42enne è stato sottoposto ad un controllo da parte degli agenti del Commissariato Vasto-Arenaccia i quali, notando una coda spuntare da una scatola, l’hanno aperta e, con stupore, hanno trovato la scimmietta rannicchiata.
Si tratta di un Tamarino dalle mani gialle (Saguinus midas), specie di origine sudamericana, inclusa nell’elenco degli animali pericolosi.
Questo ritrovamento ci ricorda che il traffico di fauna selvatica è uno tra i fenomeni criminali a danno di animali più gravi, e si alimenta dalla mania di possedere specie rare, esotiche o pericolose.
Gli agenti hanno contattato il Servizio veterinario dell’Asl che ha portato la scimmietta all’Ospedale Veterinario, ma sembrerebbe essere morta dopo poche ore. L’uomo è stato denunciato per detenzione di animali che possono costituire pericolo per la salute e l’incolumità pubblica.
Non è la prima volta che a Napoli vengono sequestrati animali della stessa specie. Come ci ricorda il Rapporto Zoomafia 2015, il 29 ottobre 2014, il Servizio CITES Territoriale del Corpo forestale dello Stato del Comando Regionale della Campania, in collaborazione con i Carabinieri della Stazione di Afragola (NA), ha sottoposto a sequestro due Saguinus midas, più comunemente chiamata Tamarino dalle mani gialle, appartenenti alla famiglia dei Cebidi. Si tratta di animali che vivono nella zona a nord del Rio delle Amazzoni compresa fra Brasile, Guyana francese e Suriname.
I primati, ritrovati e sottoposti a sequestro durante una perquisizione domiciliare per un controllo antidroga, erano detenuti illegalmente all’interno di una gabbia di piccole dimensioni, in condizioni igienico sanitarie pessime. Gli animali sono stati sequestrati e il responsabile è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per maltrattamento e detenzione di animali pericolosi, nonché per violazione alla normativa CITES.
È fissata per il prossimo mese di marzo la scadenza per il Ministro dell’Ambiente per aumentare il numero delle specie previste dalla cosiddetta “lista negativa”, ovvero quelle per le quali, dalle tigri ai coccodrilli, deve essere vietata la riproduzione e la detenzione anche se nate in cattività. Si tratta di altri milioni di animali ogni anno, trattati come morbosi oggetti da collezione. Speriamo che questo fatto di cronaca incentivi l'emanazione del Decreto.
*L'immagine è stata tratta da un articolo di kodami.it