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La mucca Luisa, simbolo del desiderio di liberta' e vita di ogni animale

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Ultimo aggiornamento

martedì 07 giugno 2022

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Molti hanno seguito la vicenda della mucca Luisa, scappata da un allevamento nei pressi di Osimo, nelle Marche, circa due mesi fa. Le cronache riportano di una mucca che si era velocemente inselvatichita: aveva risposto al suo desiderio di vivere libera secondo la sua natura.

Fino a ieri, quando arriva la drammatica notizia: l’animale sarebbe stato rintracciato e abbattuto dalla polizia provinciale, in esecuzione di un’ordinanza del sindaco, motivata da ragioni di “pubblica sicurezza”.

Luisa voleva vivere, così come tutti gli animali che scappano dalle situazioni di costrizione, e tutti quelli che non possono scappare, confinati in capannoni chiusi, all’interno di recinti o gabbie. Un desiderio tanto semplice quanto irrealizzabile per animali che vengono fatti nascere per essere uccisi.

Eppure, tutti gli animali, e ciascuno di loro, hanno una propria individualità, con preferenze, desideri, e motivazioni per una vita piena e soddisfacente. Questa mucca ha avuto la forza di scappare e di sperimentare, seppure per una breve parentesi, una condizione di libertà, conclusasi tristemente con un’ordinanza di abbattimento e con la sua uccisione. 

E insieme a lei ricordiamo gli oltre 600 milioni di animali terrestri allevati e uccisi ogni anno, solo in Italia, per diventare cibo. Animali che vivono non-vite, uccisi giovanissimi se non ancora cuccioli, stremati dallo sfruttamento e dalle condizioni di privazione in cui sono costretti senza possibilità di interagire in modo autonomo con i propri simili, con l’ambiente circostante e senza libertà di decisione sulla propria vita.

Oltre a commuoverci per questi tentativi di fuga, che a volte vanno a buon fine, e a tifare per gli animali protagonisti di questi gesti coraggiosi, possiamo decidere di non essere parte di questo sistema crudele che vede gli animali allevati come macchine da produzione. Possiamo decidere di non mettere la crudeltà nel nostro piatto, riconoscendo a ciascun essere vivente la dignità e la libertà di vivere libero dalla sofferenza e dalla costrizione.


Lorenza Bianchi

Responsabile LAV area Animali negli Allevamenti