Nel corso dell’udienza svoltasi ieri, la Corte di Cassazione ha confermato la condanna per il reato di maltrattamento all’allevatore-trasportatore che nel 2008, fuori dal macello Inalca di Ospedaletto Lodigiano, massacrò una mucca ferita e non deambulante, percuotendola e trascinandola per farla scendere dal camion.
“Si tratta del secondo caso in un solo mese in cui la Corte di Cassazione conferma una condanna per i maltrattamenti inflitti ad animali durante il trasporto verso il macello: una pronuncia destinata a fare giurisprudenza. Esprimiamo soddisfazione per la decisione dei Supremi Giudici, nella parte in cui conferma l’orientamento già emerso nell’analogo caso della mucca Doris. Con questa nuova pronuncia, infatti, la Cassazione ha ribadito, senza alcun dubbio, che trascinare una mucca “da latte”, o qualsiasi altro animale, seppure destinato alla macellazione, costituisce un reato e che simili prassi devono essere perseguite come dei veri e propri delitti”.
L’allevatore-trasportatore era già stato rinviato a giudizio per i reati di abbandono e maltrattamento, aggravato dalla morte della mucca. Infatti, dapprima assolto dal Tribunale di Lodi, nel 2014 fu condannato dalla Corte d’Appello di Milano che, pur dichiarando prescritto il reato di abbandono, condannò l’imputato per il reato di maltrattamento, alla pena di mesi 6 di reclusione e a 6.000,00 euro di multa, e a mesi 6 di sospensione dell'attività di trasporto degli animali, ex art. 544 sexies c.p. La mucca fu trovata dal veterinario in una pozza di sangue, ridotta in fin di vita dal suo aguzzino per la difficoltà di farla scendere dal camion, e quindi sottoposta ad eutanasia per mettere fine alla sua agonia.
Ieri la Cassazione, nel confermare la condanna per maltrattamento, ha rinviato alla Corte di Appello di Milano la verifica della sussistenza dell’aggravante della morte: “siamo fiduciosi che questa nuova pronuncia non potrà che confermare la gravità del reato”.
L’altro analogo caso giudiziario è quello della mucca Doris, non più in grado di camminare, rispetto al quale, solo pochi giorni fa (fine giugno), la Corte di Cassazione ha confermato, per la prima volta, l’applicazione del delitto di maltrattamento di un animale trasportato verso il mattatoio, con la condanna di sei imputati.
Barbara Paladini