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Morte del cavallo alla Reggia di Caserta, prosegue il processo

Sentiti gli ultimi due testimoni. Fugato ogni dubbio sulle cause della morte del cavallo, evidenziando le responsabilità dell’imputata.

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venerdì 17 novembre 2023

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Maltrattamenti

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Basta ai cavalli costretti a lavorare nel traino delle carrozze!

Un collasso cardio circolatorio dovuto a un colpo di calore. Questa la causa di morte del cavallo Found Goal Pag, secondo gli esiti della perizia necroscopica.

L’animale era utilizzato per il servizio ippotrainato all’interno del parco della Reggia di Caserta ed era deceduto, accasciandosi al suolo senza vita, il 12 agosto 2020 alle ore 12.00 circa, in una giornata caratterizzata da temperature elevate e alti tassi di umidità.

Le immagini delle videocamere di sorveglianza, poste nel parco della Reggia, avevano documentato il comportamento della vetturina, che non avrebbe fatto riposare il cavallo tra un giro e l’altro e non lo avrebbe rinfrescato e abbeverato in modo adeguato.

Ieri, giovedì 16 novembre, si è svolta l’ultima udienza dibattimentale del processo a carico della vetturina, imputata per il reato di uccisione di animali e sono stati sentiti gli ultimi due testimoni, il professor Orlando Paciello, professore di patologia generale e anatomia patologica veterinaria dell’Università degli Studi di Napoli, e il dottor Felice d’Andrea, ex dirigente veterinario del Dipartimento di Prevenzione dell’asl di Caserta.

La deposizione del Professor Paciello è stata fondamentale. Oltre ad aver illustrato le conclusioni già depositate agli atti sulla causa mortis, ha chiarito due aspetti rilevanti: la temperatura basale del cavallo, rilevata a 42.8 gradi al momento dell’autopsia, indica che nell’istante della morte era ancora più alta, essendo passate almeno 5 ore dal decesso; e che il cavallo era in stato di profonda disidratazione. Apparirebbe dunque evidente che l’assenza di abbeveraggio in una condizione di estremo affaticamento fisico, dovuto allo sforzo del traino e all’esposizione ad un’alta temperatura, abbia causato la morte del cavallo. Nadia Zurlo, area Equidi LAV

LAV, costituita parte civile, era presente in aula rappresentata dall’avvocato Cipriano Ficedolo del Foro di Benevento. La prossima udienza si terrà il 16 maggio per la discussione.

Noi di LAV continueremo a impegnarci per ottenere l’abolizione dei servizi di trasporto a trazione animale, nonché il divieto di utilizzo di equidi per il trasporto di cose e merci su tutto il territorio nazionale.