Dopo il lancio, la scorsa settimana, della mobilitazione per salvare i macachi dagli esperimenti sulla cecità voluti dall’Università di Torino presso l’Università di Parma, esprimiamo soddisfazione per il primo importante segnale della Ministra della Salute Giulia Grillo a “vederci chiaro” ma, nel contempo, le chiede di non accontentarsi delle “verifiche che ha disposto agli Uffici” del suo stesso Ministero, gli stessi che hanno rilasciato l’autorizzazione in questione, poiché, ad nostro avviso, non tutto quanto previsto dal Decreto Legislativo 26 del 2014 potrebbe essere stato rispettato.
E’ importante, infatti, anche a tutela degli stessi Uffici del Ministero, che appena qualche anno fa avevano certificato che nell’allevamento “Green Hill” di cani per la vivisezione tutto andava bene (struttura poi condannata per maltrattamenti e uccisioni di animali fino alla Corte di Cassazione e ora definitivamente chiusa) che siano gli stessi Uffici di diretta collaborazione del Ministro, ma con personale esterno, ad assumere questo compito.
Proprio nello spirito manifestato dalla Ministra Grillo nella sua dichiarazione, che riporta numerosi intenti positivi per la tutela degli animali, che speriamo possano concretamente caratterizzare il suo secondo anno di mandato.
Con un impegno che, secondo quanto afferarmato dalla Ministra, vede prioritario il benessere degli animali, ci aspettiamo non solo rigidi controlli su ciò che è stato autorizzato, ma anche un riesame alla luce dei principi delle valutazioni costi/benefici ed etiche, previste dalla norma e volute dalla maggioranza dei cittadini che rappresenta.
La nostra petizione su change.org ha raccolto 138 mila firme in pochi giorni: rinnoviamo la richiesta di trasparenza alla Ministra Grillo nel rendere noto il protocollo di sperimentazione, l’autorizzazione del Ministero ed i pareri scientifici correlati, che chiediamo per vie legali da oltre un anno ottenendo sin’ora solo rifiuti.
Continuate a sottoscrivere la petizione #CIVEDIAMOLIBERI che abbiamo attivato su Change.org per mettere fine, subito e prima che sia troppo tardi, a questo inutile vortice di dolore: