Le lega una pietra al collo e la lancia in mare. È accaduto a Mia, una cagnolina, a Valderice in provincia di Trapani. Un gesto che le sarebbe costato la vita se Mia non fosse riuscita a liberarsi e a raggiungere la riva sotto gli occhi di alcuni bagnanti che hanno allertato le forze dell’Ordine. Un gesto barbaro e crudele che ripropone in maniera drammatica il tema del maltrattamento e dell’uccisione di animali per cui esistono sì delle pene, ma non certamente adeguate alla gravità dei fatti e delle condotte.
LAV da anni sollecita il Governo e il Parlamento a prevedere pene severe per coloro che commettono violenza nei confronti degli animali e prende positivamente atto dell’annuncio del Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, della volontà di inasprire le sanzioni e di quello dell’Ambiente, Sergio Costa, di costituirsi parte civile.
Come ha dichiarato il Presidente LAV, Gianluca Felicetti, ci attendiamo ora o la rapida formalizzazione di un Disegno di Legge come quello, ottimo, presentato nella scorsa Legislatura dall’On. Ferraresi attualmente Sottosegretario alla Giustizia o la calendarizzazione delle proposte che abbiamo fatto depositare nelle Commissioni parlamentari con le firme di deputati e senatori di ogni orientamento politico ma al momento assegnate solo a Palazzo Madama.
E ci attendiamo anche che la giustizia faccia rapidamente il suo corso: il cane ha un microchip e il proprietario, subito identificato dagli agenti della Polizia Municipale, è stato denunciato per il reato di maltrattamento di animali.
Ilaria Innocenti
Responsabile Animali Familiari