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Metodi alternativi: scaduto Gruppo di lavoro, Ministro Speranza cosa dice?

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Ultimo aggiornamento

martedì 04 agosto 2020

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Istituito nel giugno del 2019 con tanto di fanfare dalla allora Ministro della Salute Grillo, è scaduto da ben due mesi, con il Ministero Speranza, il Gruppo di lavoro per lo sviluppo e la promozione dei metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali , organismo che aveva quattro obiettivi e non ha realizzato nemmeno una delle due relazioni previste dal Decreto istituivo.

Echeggiano, ormai, lontane le parole di chi l’ha costituito “Finalmente ci siamo dotati di uno strumento di civiltà. Il monitoraggio delle sperimentazioni sull'utilizzo di animali è una conquista etica, ma anche scientifica. Occorre bilanciare gli interessi della ricerca e della scienza con la necessità di andare oltre i metodi tradizionali per ridurre al massimo fino a superare l'utilizzo degli animali” dichiarava l’allora Ministro della Salute, Giulia Grillo.

Il Gruppo di lavoro, costituito da esperti di diversi campi, avrebbe dovuto, fra l’altro:

  • pubblicare una relazione semestrale sui passi in avanti raggiunti
  • e rendere noto come sono stati investiti i fondi previsti nel triennio 2014-2016 dal Decreto Legislativo 26 per le alternative, anche se ammontanti solo a 500 mila euro,
  • oltre ad attuare un piano concreto per l’implementazione dei modelli alternativi con i 6 milioni di euro previsti nel triennio 2020-2022 dal Decreto Legge Milleproroghe (tanto più importanti in vista della scadenza, il prossimo 31, dicembre della deroga all’effettuazione dei test su animali di alcol e droghe),
  • e pubblicare la lista completa dei laboratori di riferimento

A dicembre scorso noi di LAV, riconosciuti come portatori di interesse, abbiamo partecipato a una giornata di lavoro al Ministero, presentando queste ed altre richieste specifiche volte a migliorare la sicurezza e trasparenza della ricerca: tutte domande che non hanno mai trovato risposta.  

A questo proposito, ricordiamo che attendono ancora risposta anche le dieci domande raccolte in un’interrogazione parlamentare dalla deputata di maggioranza Patrizia Prestipino, che ha sottolineato la mancanza di diversi Decreti e Regolamenti di attuazione della normativa in vigore da sei anni, uno su tutti quello sul recupero degli animali e l’inesistenza di programmazioni dei modelli human-based. 

“L’esistenza di un gruppo di lavoro per la promozione di metodi alternativi, all’impiego di animali nelle sperimentazioni ha un ruolo cruciale per l’avanzamento e il riconoscimento delle tecniche più innovative per la ricerca sull’uomo, soprattutto alla luce delle ultime tragiche emergenze sanitarie mondiali – ha detto Michela Kuan, responsabile LAV ricerca senza animali – il Ministro della Salute Speranza, che nel Decreto Milleproroghe dello scorso dicembre aveva riattivato il fondo per i test alternativi, non lasci cadere tutto e non faccia perdere al nostro Paese questo importante treno per lo sviluppo della ricerca scientifica e la valorizzazione dei ricercatori italiani”. 

Una richiesta, quella di sostituire i test sugli animali, investendo nella ricerca scientifica "human-based", che avanziamo anche nel Manifesto “Non torniamo come prima”, tra le 6 proposte di cambiamento per agire sulle cause della pandemia ed evitarne di future.

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