Sono ormai passati quasi due anni da quando noi di LAV abbiamo pubblicato il Manifesto NON TORNIAMO COME PRIMA.
Questo documento diviso in sei punti chiedeva già dal suo titolo un cambio di rotta, attraverso degli “inviti” a non ripetere gli errori del passato e a non cercare solamente soluzioni momentanee, contingenti e palliative. I cambiamenti indicati riguardavano, e riguardano, diverse tematiche inerenti agli animali, affinché il nostro rapporto con loro smettesse di essere di puro interesse economico ma in una visione di convivenza pacifica su questo pianeta.
A distanza di più di un anno dal nostro Manifesto, dopo varie battaglie, alcune anche vittoriose, è stato pubblicato uno studio da parte di Animal Advocacy and Protection (associazione animalista olandese, membro come LAV di Eurogroup for Animals) circa le zoonosi rilevate, diffuse e trasmesse dai “pet” esotici, ovvero dagli animali esotici detenuti in casa degli europei come animali d’affezione.
Lo studio rafforza quelle che erano le basi della nostra Campagna per far approvare il prima possibile il Decreto attuativo della Legge 53 (in special modo l’Art. 14 lettera q), che di fatto ha l’impegno di vietare il commercio, la detenzione e la riproduzione di animali selvatici ed esotici in Italia. A seguito della nostra investigazione in tre fiere espositive di animali esotici ci siamo accorti e allarmati sempre più di come questo settore sia completamente fuori controllo e rappresenti una vera e propria bomba a orologeria!
Lo studio delinea un quadro allarmante rispetto alla situazione europea, tra i vari dati:
Questi dati, uniti a quelli già in nostro possesso, agli oggi numerosi studi scientifici di tutto il mondo, alla situazione epidemiologica italiana e mondiale (numero sempre crescente di casi), al fatto che il settore commerciale degli animali sia totalmente un far West senza alcun monitoraggio-controllo sanitario, e che ancor’oggi molte fiere/mercati di animali possono essere svolti (o presto lo risaranno), crea uno scenario per il vicino futuro molto nefasto… se aggiungiamo che oggi in Italia ci sono vari focolai di Aviaria in allevamenti avicoli e tra la fauna selvatica, beh, lo scenario diventa disperato!
Parte del problema, una buona fetta, può essere risolto con una repentina applicazione della Legge 53 e del suo articolo 14 lettera q) che vieta per sempre, in Italia, il commercio, la riproduzione e la detenzione (il possesso) di animali esotici. Questo è un passo necessario e urgente che il nostro paese è pronto a fare (come altri paesi, come la Francia, hanno già fatto recentemente) e che serve solamente il coraggio e la volontà politica di preservare le nostre società così come le conosciamo e salvare milioni di vite di animali, in questo caso esotici.
Ci appelliamo al Ministro della Salute Speranza, affinché spinga per un decreto attuativo veloce e inerente al testo di Legge (la 53 del 2021). Solo attraverso questi cambiamenti epocali si potrà tornare, ma non come prima.