“Non è necessaria alcuna certificazione medica per poter far accedere un bambino a un menu alternativo, come quello senza ingredienti animali, nella ristorazione scolastica”, lo ha ribadito LAV in una lettera indirizzata alla Sindaca di Roma, Raggi, all’Assessora alla Scuola, Baldassarre, ai Presidenti delle Commissioni Scuola e Ambiente, Zotta e Diaco, alla Direttrice del Sistema Educativo e Scolastico, Bigari, e Direttori Socio Educativi dei Municipi, chiedendo l’annullamento della richiesta di certificazione medica per i bambini vegetariani e vegani introdotta da Ivana Bigari (Direttrice Sistema Educativo e Scolastico di Roma Capitale) in una lettera del 2 ottobre u.s. rivolta ai Direttori Socio Educativi dei Municipi.
Per ottenere i pasti vegan, infatti, basta una dichiarazione dei genitori, come confermato dalla Nota del Ministero della Salute, in applicazione delle Linee Guida nazionali sulla ristorazione scolastica (sottoscritte anche dai Comuni nella Conferenza Stato-Regioni-Autonomie) che non pongono alcuna discriminazione ma, anzi, a pagina 22 prevedono che “Vanno assicurate anche adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali. Tali sostituzioni non richiedono certificazione medica, ma la semplice richiesta dei genitori”.
“Siamo stupiti che questa richiesta di certificazione medica, e la complicazione prevista dalla stessa Nota a firma della Direttrice Bigari in relazione all’autorizzazione per l’acquisto di alimenti adatti a queste scelte etiche, provengano da un’Amministrazione comunale governata dal M5S, che aveva fatto dell’adozione di menu scolastici senza carne, e prodotti di origine animale, una bandiera”, aggiunge LAV.