Da oggi nessun dubbio, per ottenere un pasto vegano o vegetariano a scuola continuerà ad essere sufficiente la richiesta di un genitore e non sarà necessario alcun tipo di certificato medico o attestazione medica.
Lo stabilisce il Decreto Ministeriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale “Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica”, firmato dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, con i Ministri della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani e delle Politiche Agricole Alimentari, Stefano Patuanelli che nella premessa, stabilisce con chiarezza che “la prescrizione medica non si riferisce alle diete per fini etici/culturali/religiosi” e sgombra il campo da diciture non chiare e negative presenti nel testo realizzato da una Commissione, diffuso nel gennaio dello scorso anno.
Qualcuno ha tentato, per fortuna senza successo, di scoraggiare le scelte alimentari vegane e vegetariane fissando l’obbligo di certificazione medica per poter avere un pasto in una mensa scolastica tentando di smentire quanto avvenuto fino a ieri con le precedenti Linee Guida ministeriali per la ristorazione scolastica, che fin dal 2010 e con una Nota chiarificatrice emanata nel 2016, stabiliscono che, non essendo una malattia, la scelta etica e culturale vegana o vegetariana di una persona, di una famiglia, così come le scelte alimentari religiose, non sono sindacabili né attestabili o certificabili da un medico
Ora le Amministrazioni comunali che avevano deciso la necessità di una attestazione medica, come Roma con la precedente Giunta, devono cambiare le proprie regole.
Chiediamo perciò al Sindaco Roberto Gualtieri e alla neo Assessora Claudia Pratelli di aggiornare il documento comunale per l’ottenimento di pasti vegani e vegetariani nelle mense scolastiche di Roma Capitale.