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Masterchef Italia: alla crudeltà non c'è limite, cranio di coniglio come porta fortuna

Allevato in condizioni terribili, ucciso, sezionato, mangiato ed esibito nei resti a mo' di scherno.

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venerdì 20 dicembre 2024

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Non il cranio di un coniglio: la vera sfida è la cucina 100% vegetale

Allevato in condizioni terribili, ucciso, sezionato, mangiato ed esibito nei resti a mo' di scherno.

Questo è quanto accaduto ed andato in onda nella puntata del 14 dicembre a Masterchef Italia dove una concorrente ha portato (come portafortuna) il teschio del primo coniglio che aveva cucinato e mangiato: Armando. I

Il macabro sarcasmo ha suscitato anche battute e ilarità tra i giudici del noto programma televisivo: tutto ciò evidenzia come l'oggettificazione estrema, la crudezza e la violenza nei confronti degli animali (e non solo) siano totalmente normalizzate.

Questi animali sono infatti reificati, considerati “numeri” e “capi” per il comparto zootecnico che li sfrutta, “pezzi di carne” per il mercato, “materia prima” da chi, come nel caso Masterchef fa della cucina spettacolo e business.

Ma la realtà è che si tratta di individui, con intelligenza emotiva e riflessiva. Esseri senzienti sfruttati in vita e derisi anche dopo.

La concorrente, i giudici ed il programma non hanno portato nulla di nuovo, ma hanno solo estremizzato l'ennesimo atto di antropocentrico bullismo.

L'innovazione, che sia essa per rilanciare un programma, fare views o propinare novità in un campo, nel caso di specie culinario, non può passare per simili penosi siparietti, soprattutto se le vittime sono esseri senzienti e soprattutto se le alternative valide ci sono.

La vera innovazione sarebbe nel coraggio di introdurre una sfida di cucina a base vegetale ed invitiamo i già esperti giudici di Masterchef a riflettere su ciò: se si è avuto il coraggio di ridere al macabro siparietto del coniglio Armando, schernendo per altro la concorrente, si avrà sicuramente anche il coraggio di proporre più piatti vegetali!

Nel 2023 il programma ci aveva provato, registrando e mandando in onda una puntata in cui l'Invention Test era interamente vegetale, forse perché era da poco arrivata sul mercato la carne vegetale stampa in 3D o forse per un reale interesse ad innovare la trasmissione.

Quale che sia la ragione, una singola puntata negli ultimi 2 anni non è abbastanza: la produzione di Masterchef si esponga con “qualcosa di davvero nuovo” che non sia il cranio di un coniglio seviziato, bensì una sempre più ampia presenza di prove e piatti vegetali. Solo così potranno essere al passo con i tempi e non scadere in patetici stratagemmi.

La macabra scena andata in onda ha dato infatti un'immagine distorta: un animale ucciso e cucinato, fatto passare come amuleto portafortuna custodito con cura dalla concorrente, di fatto distaccandosi dalla cruda realtà, probabilmente al solo scopo di confezionare un momento del programma che potesse andare virale.

Invitiamo tutte le persone che si sono sentite infastidite da quella rappresentazione a riflettere sulla dissociazione cognitiva che è alla base del modello alimentare attuale – ossia quel processo di autoprotezione che la mente di ogni persona mette in atto quando non sa come processare il fatto che la propria cena ha inevitabilmente implicato la sofferenza e la morte di un animale - a scegliere un'alimentazione vegetale.

Nell'attesa di una nuova o più nuove puntate puntata dedicate alla cucina plant-based, scopri tutto il gusto che le ricette che proponiamo portano in tavola durante le feste.

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