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Formia: “Il mare è la loro casa” con pranzo vegano e lezione sull’alimentazione vegetale

Per sensibilizzare al rispetto totale degli animali

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Ultimo aggiornamento

martedì 25 giugno 2024

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Lasciare gli animali del mare liberi vuol dire anche non mangiarli.


Rispetto degli animali marini e degli ecosistemi costieri sono le parole chiave della campagna “Il mare è la loro casa”, con cui LAV, in una serie di tappe sui litorali italiani, insegna a bambini e bambine che gli abitanti dei nostri mari sono esseri senzienti, aventi diritto di vita e di libertà.

A completamento dei preziosi insegnamenti offerti da ogni tappa, a Formia i piccoli partecipanti hanno ricevuto anche una lezione sull'alimentazione vegetale ed è stato loro offerto un pranzo completamente plant-based, così che potessero sperimentare in prima persona che l'alimentazione vegana non solo è l'unica che rispetta davvero tutti gli animali, ma che è anche un modo di mangiare ricco di gusto.

Difatti, ogni anno nell'Unione Europea viene allevato oltre un miliardo di pesci, in un settore – quello chiamato dell'“acquacoltura” - che presta scarsissima attenzione alla riduzione dei danni causati da molte procedure di allevamento comuni e alla garanzia di una buona vita per i pesci d'allevamento. Parallelamente la pesca in mare aperto rappresenta un mercato tanto nocivo, per gli ecosistemi marini e per i pesci, quanto esteso: nel 2022, infatti, le catture nazionali sono equivalse a 132.800 tonnellate di pesci, per un valore di 762,2 milioni di euro.

Una recente ricerca condotta dall'Api (Associazione Pescicoltori Italiani) ha registrato un aumento dei consumi di pesce degli italiani, arrivando a 29 kg pro capite per l'anno 2022, con una produzione ittica di solo pesce d'allevamento pari a 53.900 tonnellate.

LA SOFFERENZA DEI PESCI

Larga parte dei pesci e, soprattutto, dei molluschi consumati in Italia proviene da allevamenti, in cui gli animali hanno circa due anni quando vengono macellati: si tratta di una vita lunga in spazi non idonei, dove il loro benessere non viene considerato.

Un pesce d'allevamento può aspettarsi di trovarsi quasi sempre in una situazione di grave affollamento, essere tolto dall'acqua, classificato per dimensione, spostato e ispezionato in diverse occasioni durante la sua vita. In nessun modo le necessità etologiche delle varie razze sono garantite, mentre lo sono le perenni sofferenze che sono costretti a subire. Infine, i pesci vengono affamati prima della macellazione e di solito uccisi per asfissia o per dissanguamento, senza essere preventivamente storditi (Eurogroup for Animals).

Che si tratti di allevamenti o di pesca in mare aperto, i pesci, diversamente da quanto si creda o si preferisca pensare, provano sofferenza. Uno studio dell'Università di Liverpool del 2019 ha constatato che gli eventi potenzialmente dolorosi provocano, nei pesci, cambiamenti comportamentali e fisiologici, come la riduzione dell'attività, il comportamento di guardia, l'aumento del tasso di ventilazione.

Pertanto, i ricercatori affermano che esistono numerose prove che dimostrano che è molto probabile che i pesci provino dolore e che i cambiamenti comportamentali legati al dolore siano analoghi a quelli degli animali vertebrati.

UN MOMENTO INTERATTIVO PER CAPIRE

Durante la giornata a Formia abbiamo spiegato a bambine e bambini cosa significa che gli animali, anche quelli marini, sono esseri senzienti, cosa implica vivere la propria vita in allevamento o essere pescati in mare aperto e che rispettarli vuole anche dire non nutrirsene .

Grazie a un momento interattivo, nel quale bambine e bambini sono stati coinvolti nell'identificazione dei 3 macro-gruppi alimentari e di quei prodotti vegetali che li compongono, sono anche state fornite le informazioni principali sull'alimentazione vegetale.

Proteine, vitamine, minerali, grassi, carboidrati e fibre possono infatti essere tutti assunti tramite prodotti vegetali, senza che nessun animale debba essere assoggettato al controllo umano e sfruttato: come recita anche lo slogan di “Il mare è la loro casa”, “ Rispettiamo gli animali, lasciamoli liberi!”.

Quello di Formia è stato un momento di formazione, riflessione, gioco e presa di consapevolezza che ha coinvolto bambini e bambine in tanti modi diversi, facendoli divertire, ma mettendo anche le basi perché, un domani, tutte le persone rispettino – davvero – gli animali e l'ambiente in cui insieme viviamo.

Vuoi sapere di più sull'alimentazione vegetale? QUI trovi quello che ti serve per avvicinarti a mangiare plant-based!