Nel 2017 sono stati aperti circa 26 fascicoli al giorno per reati contro gli animali, uno ogni 55 minuti, circa 9500 all'anno, e sono state indagate 5850 persone, una ogni 90 minuti. Sono alcuni dei dati che emergono dalla tavola rotonda ''Animali maltrattati: la necessità della riforma della Legge 189'', che abbiamo organizzato con Università eCampus, a Roma.
Al centro del confronto la Legge 189 del 2004, che nel Codice penale ha elevato il reato di maltrattamento da semplice contravvenzione a delitto, ha previsto la reclusione per i reati più gravi e la confisca degli animali oggetto delle illegalità, prima non prevista. La Legge ha consentito ad esempio la storica condanna per maltrattamenti di Green Hill, l'allevamento di beagle destinati alla vivisezione. "Una norma che deve essere resa più efficace, partendo dal suo adeguamento al Trattato europeo di Lisbona, che impegna anche gli Stati membri al riconoscimento degli animali come esseri senzienti; e definendo una procedura chiara per la custodia giudiziaria degli animali, che non dovranno essere lasciati agli stessi maltrattatori ma presso Centri riconosciuti di accoglienza".
Per appoggiare la modifica della legge, che dal 30 marzo sarà sostenuta dalla nostra petizione #chimaltrattapaga, ieri il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, intervenuto all’evento, ha dichiarato: “la Legge 189 del 2004 sul maltrattamento degli animali è stata significativa, ma necessita di essere rivista, sia dal punto di vista penale, aumentando le pene per consentire di fare indagini più approfondite, sia di procedura penale, perché l'animale non può, ad esempio, essere riaffidato a chi lo ha maltrattato. Oggi possiamo dire che gli animali appartengono alla nostra famiglia e vanno trattati come tali, quindi con adeguata tutela. Siano essi da compagnia o da produzione, bisogna smettere di considerarli come oggetti".
I 9.500 casi noti all'anno di maltrattamenti resi pubblici dalla LAV, "sono numeri che fanno paura" - ha aggiunto il Ministro Costa, che ha parlato anche di un "eccessivo spacchettamento delle competenze" tra i vari ministeri: all'Ambiente compete la fauna selvatica, la caccia all'Agricoltura, i maltrattamenti alla Salute e la legge che li persegue alla Giustizia. Questo spacchettamento "aiuta nella fase del dialogo, ma l'atto che va firmato diventa più complesso. Una semplificazione è necessaria".
"Con il Ministro della Salute Giulia Grillo – ha annunciato Costa nel corso della tavola rotonda – stiamo scrivendo un decreto congiunto ambiente-salute, per mettere insieme il tema del maltrattamento con quello della fauna selvatica, in modo da semplificare".
Il Ministro ha poi annunciato che "nella legge di stabilità 2020 ci sarà una defiscalizzazione robusta dei prodotti per animali", attualmente sottoposti all'Iva al 22%, "così che tutti possano permettersi un animale da compagnia", come abbiamo chiesto con la campagna #IPIUTASSATI. In merito alle risorse necessarie alla defiscalizzazione, "non è una cifra inarrivabile, l'Italia se lo può permettere", ha precisato.
Infine, il Ministro ha confermato che farà di tutto per sostenere la Legge Delega sullo spettacolo n.175 del 2017 e che il Governo è al lavoro per dire come e da quando non utilizzare più gli animali nei circhi e negli altri spettacoli viaggianti. “Il 2019 sia l’anno della tutela degli animali”, ha concluso.