Noi di LAV chiediamo di intervenire affinché si faccia luce sul deplorevole gesto e venga condannato il responsabile. Ogni singolo animale merita giustizia.
Infierire con ferocia inaudita su un maiale, con l’intento di ucciderlo a bastonate e postare con sarcasmo l’abominevole gesto ripreso con un video sui social. Questo è ciò che sembra essere accaduto in provincia di Cosenza.
Una scena tanto violenta che Facebook ha deciso di oscurare le terribili immagini che dalla rete si stavano diffondendo rapidamente ovunque.
Ma vale la pena ribadire che, prima di condannare la diffusione di immagini cruente, è fondamentale che si verifichi quanto accaduto e che proattivamente si indaghi sui responsabili, individui altamente pericolosi.
Condanniamo fermamente l’uccisione di ogni essere senziente. Nel caso di specie, il fatto che l’animale sia stato, poi, ucciso a bastonate è di una gravità inaudita che non può e non deve essere ignorata.
Sul punto, circa le modalità di uccisione di animali c.d. da allevamento, è doveroso precisare che, oltre la violenza, il gesto è anche in spregio alla normativa sulla macellazione, che stabilisce i modi in cui un animale deve essere macellato, fissando requisiti minimi ai quali ogni allevatore e ogni macello deve attenersi affinché gli animali soffrano il meno possibile. La normativa su abbattimento e macellazione (Reg. CE 1099/2009 e d.lgs. 131/2013), infatti, sancisce l’obbligatorietà dello stordimento degli animali, che non devono essere coscienti durante l’abbattimento.
Le uniche eccezioni sono tassativamente indicate e non riguardano comunque mai animali quali i maiali. Il maiale in ogni caso deve essere stordito prima di essere abbattuto e, volendo escludere ogni dubbio, è doveroso precisare che nessuna pratica di stordimento prevede percussioni.
L’analisi di diversi e numerosi casi offre un elenco tristemente ampio di animali trattati con estrema crudeltà e segnala l’attitudine fantasiosa degli esseri umani nel maltrattare e uccidere animali. Le cronache riportano non di rado episodi truci come quello descritto ed è terribile pensare come gli animali, vittime innocenti, siano nella piena disponibilità di menti criminali e colpiti a morte per qualsivoglia penoso motivo.
Non sapremo mai cosa passa per la mente di persone che decidono di maltrattare, torturare, uccidere un animale, ma possiamo immaginare invece cosa percepisce l’animale. Gli animali sono esseri senzienti, e i maiali nello specifico sono dotati di grande intelligenza sia riflessiva che emotiva.
Chiediamo alla Procura di Cosenza e alle forze di Polizia che venga fatta luce e siano individuati e condannati i responsabili, che rischiano fino a due anni di carcere, con una pena esemplare: una risposta forte e dovuta ad un gesto tanto ignobile.
Rafforzare in maniera concreta l’effettività delle norme penali a tutela degli animali significa dare loro la dignità che meritano, ma significa anche evitare che gesti violenti come quelli descritti, rimangano impuniti e il verificarsi di simili truci episodi possa, finalmente, diminuire.
E LAV è da sempre in prima linea affinché questo possa avvenire ed è al fianco di questo maiale, vittima innocente, e di tutti gli animali che non è riuscita a togliere da mano criminale, ma per i quali chiederà sempre giustizia. Per questo ha voluto aprire i primi sportelli contro il maltrattamento sugli animali in Italia, inaugurati a Trento e Verona a gennaio 2023, che saranno presto presenti anche in altre città, per continuare a lottare e ottenere pene efficaci per chi fa soffrire gli animali.