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Bologna: affisso striscione contro utilizzo macachi per la sperimentazione

La protesta è contro l’uso dei primati nei laboratori dell’ateneo bolognese. Si chiede chiarezza e liberazione degli animali. 

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Ultimo aggiornamento

giovedì 24 agosto 2023

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Ribadiamo la richiesta di chiarimenti e di confronto con l'Università

Ieri a Bologna è stato affisso per protesta uno striscione contro l’uso dei primati nei laboratori dell’ateneo bolognese.

Continuano a crescere, infatti, le persone che chiedono la liberazione dei macachi usati per indagini al cervello e sottoposti a sessioni sperimentali molto invasive tramite apparecchi ferma-testa e impianti cranici presso il dipartimento di fisiologia. 

Questo tipo di ricerche sono collegate a sofferenze elevatissime, soprattutto per animali che hanno capacità cognitive così sviluppate: oltre alle implicazioni fisiche e psicologiche legate al lungo confinamento in spazi limitati e sessioni di addestramento, lontano dalle foreste di origine e con un’unica prospettiva davanti, ossia la morte.  

Ci uniamo alle azioni di protesta e ricordiamo come gli esperimenti in corso siano stati finanziati tramite un bando, pubblicato nel 2021, che destinava quasi 20 mila euro a questo tipo di ricerche obsolete e dolorose, nonostante la legge italiana e internazionale veda come prioritari i modelli alternativi agli animali.  

In 7 anni la nostra Associazione è riuscita a salvare oltre 50 primati dalla sperimentazione, grazie alla collaborazione e alla possibilità di confronto con atenei prestigiosi come quello di Modena, Padova e Verona.

A partire da queste esperienze, che hanno avuto esito positivo, abbiamo quindi inviato richieste di chiarimento e confronto anche al Rettore dell’Università di Bologna e alla Direttrice del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie.

Ad oggi, però, non abbiamo ancora avuto risposta. 

Ribadiamo la nostra disponibilità a dare tutto il supporto scientifico necessario affinché la linea di ricerca venga definitivamente chiusa, convertendo la sperimentazione su animali in innovative, attendibili e sicure metodologie human-based.Michela Kuan - responsabile Area Ricerca Senza Animali