Da quel 5 giugno 2019, in cui lanciammo la petizione per salvare i macachi del progetto Light-up (firmata da 450 mila persone) rendendo noto a tutti lo studio che li avrebbe privati della vista, e poi uccisi, non abbiamo lasciato nulla di intentato.
Ricorsi al Tar e richieste di accesso agli atti per ottenere i documenti del progetto. Iniziative simboliche come il bendaggio delle statue, flash mob, e cortei con migliaia di persone, come quello di Torino a ottobre 2019, ma anche la prima “manifestazione” on line!
Due ricorsi al Tar per chiedere la sospensione dell’esperimento, purtroppo rigettati, e due ricorsi al Consiglio di Stato, accolti, che per la prima volta in Italia hanno fermato uno studio che prevede test su animali, fino alla definitiva decisione, del Consiglio di Stato, di far riprendere gli esperimenti.
Il lancio della petizione
- 2019 veniamo a conoscenza del progetto “Light-up” dell’Università di Torino, per il quale sono stati autorizzati dal Ministero della Salute test molto invasivi su alcuni macachi, con drammatiche conseguenze a causa di interventi sul cranio degli animali, che si svolgeranno negli stabulari e ad opera del personale dell’Università di Parma. In poco tempo informazioni fino a quel momento pubbliche, vengono cancellate dai siti web delle Università, per cui chiediamo ufficialmente al Ministero i documenti del progetto, di cui viene negata in un primo momento l’esistenza, e poi ci viene rifiutata la documentazione.
- 5 giugno 2019 lanciamo su Change.org una petizione per chiedere che venga immediatamente ritirata l’autorizzazione al progetto e salvati gli animali: in meno di 10 giorni, aderiscono 138 mila cittadini. Chiediamo di incontrare i Rettori delle Università di Torino e di Parma per tentare una collaborazione e proporre di farci carico degli animali presso un centro di recupero specializzato in primati, ma il Rettore dell’Università di Torino ci nega l’incontro e mentre quello dell’Università di Parma non accoglie le nostre proposte
- 24 luglio 2019 dopo un ricorso Tar ed altre istanze di accesso atti, otteniamo finalmente i documenti relativi al progetto: inizia una lunga fase di analisi giuridica e scientifica per individuare tutte violazioni a quanto previsto dalla normativa per la sperimentazione animale
IN MIGLIAIA IN PIAZZA PER I MACACHI
- 4 ottobre 2019 l’Italia si benda: in molte città i nostri attivisti bendano le statue come protesta, ricordando che i macachi verranno accecati, e poi uccisi, in nome di una falsa scienza
- 12 ottobre 2019:la città simbolo della campagna si tinge di arancione, migliaia di persone da tutta Italia partecipano alla manifestazione di Torino. Sul palco intervengono, a fine corteo, associazioni, scienziati e politici a sostegno del nostro appello: liberare subito i macachi!
IL TAR FA RIPRENDERE GLI ESPERIMENTI
- 5 novembre 2019 Il Tribunale Amministrativo del Lazio rigetta il ricorso della LAV e la richiesta di sospensiva del progetto, che può riprendere. Non ci arrendiamo, e annunciamo il ricorso
- 14 novembre 2019 LAV torna in piazza con un flash mob Pantheon, una manifestazione pacifica per rilanciare l’appello a salvare i macachi prima che sia troppo tardi
IL CONSIGLIO DI STATO SOSPENDE L’ESPERIMENTO!
- 24 gennaio 2020 il Consiglio di Stato sospende, per la prima volta nella storia del Paese, uno studio “scientifico” che prevede test su animali
- 28 gennaio 2020, il professor Bonini, dell’Università di Parma, coinvolto in prima persona nel progetto sui macachi, nel tentativo di intimidire l’associazione, denuncia il presidente della LAV, Gianluca Felicetti
RIPRENDONO GLI ESPERIMENTI, NOI NON MOLLIAMO
- 1 giugno 2020 il Tar del Lazio, rigetta la sospensiva richiesta da LAV e dà il via libera agli esperimenti sui macachi
- 10 giugno 2020 il Gip del Tribunale di Parma, su richiesta del pubblico ministero, archivia la denuncia a carico del Presidente LAV, Felicetti, ritenendola inammissibile
- 21 luglio 2020 LAV riaccende le luci sul caso; le scritte “macachi liberi” riempiono le scalinate del Ministero della Salute a Roma EUR, affinché le Istituzioni, e le persone che le rappresentano, non dimentichino i diritti di chi non ha voce.
- 3 ottobre 2020, si svolge il primo “corteo” on line: più di 3 ore in diretta Facebook per illustrare a sostenitori e cittadini gli aspetti scientifici, etici, giuridici e filosofici della sperimentazione e ripercorrere mesi di mobilitazione per fermare il progetto Light-up
VITTORIA! SOSPESO L’ESPERIMENTO PER LA SECONDA VOLTA!
- 9 ottobre2020 riusciamo ad ottenere per la seconda volta la sospensione del progetto da parte del Consiglio di Stato, forti delle nostre motivazioni scientifiche e giuridiche sui metodi alternativi e dimostrando i chiari dubbi sull’utilità dell’esperimento. Il CdS indica un ente terzo, la Fondazione Bietti, per verificare i dubbi sollevati da LAV.
- 16 novembre 2020 LAV nomina di dieci consulenti scientifici affinché partecipino alla verifica da parte della Fondazione Bietti; Il 18 novembre si svolge un incontro con la Fondazione alla presenza delle parti e consulenti
- 23 novembre 2020 LAV deposita 10 pareri scientifici all’attenzione della Fondazione Bietti, che smontano, su vari profili, il progetto: centinaia di pagine a firma di professionisti internazionali che motivano nel dettaglio e con dati oggettivi e verificabili, il mancato rispetto dei requisiti richiesti per l’autorizzazione
- 18 dicembre 2020 deposito del parere da parte della Fondazione Bietti; LAV deposita 5 ulteriori pareri scientifici (di cui alcuni che saranno ritenuti validi dal CDS nella sentenza, accogliendo i rilievi fatti in relazione allo stress degli animali)
- 28 dicembre 2020 LAV deposita memorie difensive contro il parere della Fondazione Bietti, che non riporta nessuna delle nostre argomentazioni, ma solo quelle della controparte
L’ATTO FINALE
- 28 gennaio 2021 udienza finale al Consiglio di Stato, l’ultimo step in questa battaglia legale, che decreta la ripresa del progetto.Non è più possibile fare ricorso dopo la decisione del più alto grado di giudizio.Il dispositivo della sentenza esce il giorno stesso dell’udienza su richiesta del Ministero, mentre la sentenza è depositata in forma integrale l’8 febbraio 2021 e ci da ragione su tre punti.
Noi non molliamo!
La battaglia per i macachi del progetto Light-up è la battaglia per tutti gli animali usati nei laboratori, 600 mila ogni anno: firma la petizione