Nella conferenza stampa che ha voluto tenere oggi pomeriggio, il Presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti ha confermato quanto già affermato nei giorni scorsi dalla LAV e dalle altre associazioni: non c’è alcun dato concreto che possa sostenere la pericolosità dell’orso M49.
Secondo quanto riportato da fonti di stampa, infatti, Fugatti ha affermato che “le motivazioni dell'ordinanza sono quindi dovute alla forte sensazione di insicurezza delle persone” ammettendo così di avere deciso la condanna all’ergastolo un orso esclusivamente sulla base di sensazioni.
Nessun riscontro scientifico, quindi, ma semplici sensazioni rilevate (da chi e in base a quali criteri?) in una non meglio precisata parte della popolazione. Una giustificazione inaccettabile,viste le pesantissime ricadute sulla vita di questo animale.
Che le persone percepiscano una “forte sensazione di insicurezza”, è diretta conseguenza di precise scelte politiche che continuano ad alimentare le preoccupazioni dei cittadini, al solo scopo di ottenere consenso. Una linea in piena continuità con la precedente Giunta, di Centrosinistra, che il Presidente Fugatti ricalca e rispetto alla quale rilancia, andando allo scontro diretto con il Ministro dell’Ambiente Costa, che ha espresso più volte la sua completa contrarietà a questo tipo di gestione.
La questione di M49 dimostra che il Trentino è del tutto incapace di favorire la convivenza tra orsi e cittadini, per questo chiediamo che il Ministro Costa intervenga con urgenza per rivedere il PACOBACE e togliere dalle mani dell’amministrazione Fugatti ogni possibilità di intervenire sugli orsi, riportandone la competenza esclusivamente allo Stato.