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La lotta infinita alle corse clandestine di cavalli

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Ultimo aggiornamento

domenica 13 dicembre 2020

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Una lotta senza fine: da un lato gruppi di criminali che sfruttano i cavalli nelle corse clandestine, dall’altra le forze dell’ordine. Risale a ieri l’ultima corsa bloccata dalla polizia di Stato ad Agrigento in contrada Ciccobriglio di Naro. Nel tratto di una strada provinciale, i poliziotti della Squadra Mobile - ai quali va la nostra più sincera gratitudine - hanno circondato un gruppo di soggetti che stavano partecipando ad una gara tra due cavalli con calesse. Alla corsa assistevano numerose persone, anche minorenni. 38 i soggetti fermati. Le violazioni sono quelle che solitamente si contestano in questi casi: organizzazione di competizioni non autorizzate tra animali e scommesse clandestine. Oltre ai due cavalli, ai quali sono stati fatti prelievi per esami tossicologici per rilevare eventuali tracce di sostanze dopanti, e che sono stati affidati agli stessi indagati, sono stati sequestrati oltre 2.500 euro.

Nonostante la sua gravità e la sua pericolosità, questo fenomeno criminale sembra non suscitare particolare interesse nel legislatore: sono anni che chiediamo l’inasprimento delle pene, come l’approvazione di una sanzione penale, sotto forma di delitto, per chi partecipa a qualsiasi titolo, anche in qualità di spettatore, alle corse clandestine; il divieto di circolazione di veicoli a trazione animale e quello di possedere cavalli, scuderie o attività inerenti all’ippica per i pregiudicati per reati a danno di animali, scommesse clandestine, gioco d’azzardo, associazione per delinquere e reati di mafia, anche attraverso l’adozione di misure di polizia, personali e reali.

Se non si comprende che questa attività criminale, oltre a sottoporre gli animali coinvolti a maltrattamenti e a condizioni di detenzione esasperate, rappresenta un mezzo di riciclaggio di proventi illegali, di controllo sociale e di dominio territoriale, il suo contrasto si limiterà solo, quando ci saranno, ad interventi spot, per nulla risolutivi del problema. Se si vuole vincere per davvero la lotta occorre adottare una visione strategica unitaria dei vari aspetti dell’illegalità zoomafiosa che incidono sul più vasto contesto della tutela della sicurezza pubblica e su quello della lotta alla criminalità organizzata: solo adottando iniziative investigative tipiche del contrasto ai sodalizi criminali si attuerà una strategia vincente, altrimenti continueremo con l’ipocrita indignazione fino alla prossima corsa clandestina.

Ciro Troiano

responsabile Osservatorio nazionale Zoomafia LAV 

Osservatorio Zoomafia LAV