Insieme ad alcune fra le principali associazioni europee ci siamo uniti oggi (27 giugno) allo storico ricorso presentato alla Corte di Giustizia UE contro la Commissione europea per End the Cage Age (EtCA).
Con le altre associazioni – che includono a livello internazionale The ECI Campaign, Eurogroup for Animals, Foodwatch International e Animal Equality, e, in Italia, LAV e LNDC Animal Protection – abbiamo chiesto di intervenire nel ricorso, sostenendo di essere direttamente danneggiate dal mancato mantenimento da parte della Commissione Europea della promessa di proporre una legislazione per vietare l'allevamento in gabbia.
Se la Corte accetterà la richiesta di intervento, ciascuna associazione fornirà le proprie argomentazioni su come l'inadempienza della Commissione nel presentare la proposta legislativa per il divieto dell'allevamento in gabbia entro la fine del 2023 abbia un impatto diretto sugli interessi che rappresenta.
Nel 2021, la Commissione UE aveva assunto l'impegno giuridicamente vincolante a presentare, entro la fine del 2023, una proposta legislativa per vietare l'uso delle gabbie negli allevamenti europei. Una decisione in risposta al successo dell'ICE End the Cage Age che – con il sostegno di una coalizione di 170 associazioni coordinate da Compassion in World Farming (CIWF), di cui 20 italiane – ha raccolto 1,4 milioni di firme certificate.
Presentato a marzo dal Comitato dei cittadini promotori dell'ICE omonima, il ricorso EtCA è il primo a chiamare la Commissione a rispondere della propria inazione in merito a una ICE.
Se la Corte di Giustizia si esprimerà in favore del ricorso, la Commissione sarà obbligata a stabilire una tempistica chiara e ragionevole per la pubblicazione della propria proposta legislativa per eliminare l'utilizzo delle gabbie negli allevamenti, e a dare accesso al proprio dossier sull'ICE ETCA.