Abbiamo creato una casella e-mail a disposizione di coloro che, residenti nelle zone infette dichiarate dal Ministero della Salute, abbiano ricevuto intimazione ad uccidere il proprio compagno a quattro zampe, ai sensi dei provvedimenti di contenimento alla diffusione della Peste Suina Africana.
E’ sufficiente scrivere a ufficiolegale@lav.it segnalando il proprio problema per essere poi ricontattati con suggerimenti e indicazioni precise per garantire la tutela degli animali a rischio.
La situazione che si è venuta a creare non è tollerabile, per questo stiamo depositando il nostro ricorso al TAR per l’immediata sospensione dei provvedimenti con i quali il Ministero della Salute e la Regione Liguria, per contrastare la diffusione della epidemia di peste suina africana, hanno incredibilmente ordinato “l’immediata macellazione/abbattimento” anche di animali sani, di tutti i maialini vietnamiti, i maiali, i cinghiali salvati da singoli, associazioni.
Oltre a fornire consulenza ai cittadini preoccupati dalle ipotesi di abbattimento, e ad agire presso il TAR, stiamo contestando anche le prime quattro ingiunzioni scritte di abbattimento delle ASL di Alessandria e Biella, e facciamo appello al Commissario delegato alla peste suina, direttore dell'IZS del Piemonte, chiedendo un pronto intervento.
La recente insorgenza dell’emergenza legata alla diffusione della Peste Suina Africana in alcune aree della Liguria e del Piemonte, infatti, ha determinato un provvedimento del Ministero della Salute che, fra le altre cose, prevede la macellazione immediata dei suini (compresi i cinghiali) detenuti all’interno degli allevamenti bradi, semibradi, misti, familiari.
Purtroppo in tali definizioni ricadono anche animali legittimamente detenuti da tanti cittadini che hanno scelto di convivere con un suide (maialini vietnamiti, tailandesi e altri). Numerose persone si sono già rivolte a noi perché preoccupate per la sorte dei loro animali, oppure perché già contattate dall’ASL competente la quale ha intimato la macellazione del loro compagno di vita.
Invitiamo tutte le persone nella stessa situazione a contattarci, a non adempiere alla intimazione, tanto più laddove non scritta, e di non permettere l’ingresso di estranei nelle proprietà per far prendere gli animali.