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La scimpanzè Vanilla e la sua liberazione: una gioia da moltiplicare

La reazione commovente e bellissima di Vanilla dopo la sua liberazione, noi la conosciamo bene. E lottiamo ogni giorno per garantirla ad altri animali prigionieri della sperimentazione.

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Ultimo aggiornamento

venerdì 07 luglio 2023

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Continuiamo a lottare. Ogni giorno.

Negli scorsi giorni è diventato virale, il video che  racconta le reazioni della scimpanzè Vanilla - liberata da Save the Chimps -al suo primo contatto con il mondo reale dopo 29 anni di prigionia in gabbie metalliche e luci al neon

Gli occhi rivolti verso l’alto ad osservare ciò che fino a quel momento le era stato negato: il cielo azzurro e la luce del sole.

Una reazione commovente e bellissima, la liberazione di un animale, che noi conosciamo bene.

Perché, dopo aver ottenuto per l'Italia il divieto assoluto di utilizzare scimmie antropomorfe (scimpanzè, bonobo, oranghi, gorilla e gibbonioltre che il divieto di allevare primati non umani destinati alla vivisezione,  in soli 8 anni abbiamo liberato 50 macachi dai laboratori, mettendo per sempre la parola fine all’uso delle scimmie per 3 importanti università. 

E li abbiamo visti,  gli animali nella cauta ed esplorativa felicità della liberazione, al primo contatto con gli elementi naturali e nell'adattamento  alla nuova vita, quella vera,  come avrebbe dovuto essere fin dall'inizio della loro esistenza.

E continuiamo a vederli, ogni giorno, spostarsi e interagire tra loro negli spazi al loro destinati nella nostra Terra LAV.

Le storie di liberazione, nella gioia assoluta e immediata che provocano, ci rammentano che il lavoro da fare è ancora molto: le scimmie chiuse nei laboratori italiani sono più di 500. Tra loro ci sono Alan e Larry, macachi resi ciechi in nome di una scienza inefficace e obsoleta. E ci sono i primati rinchiusi negli stabulari dell'Università di Bologna, di cui abbiamo scritto pochi giorni fa.

Per Alan e Larry e per tutti gli altri primati ancora oggetto di atroci esperimenti, continueremo a batterci, con la costanza, l’abnegazione e la serietà che contraddistinguono la nostra Associazione, perché anche loro possano vivere il resto della vita rispettati e tutelati.