Violazione dei principi sulla protezione della biodiversità; violazione della strategia europea della biodiversità del 21 maggio 2020; violazione della convenzione di Berna ratificata in Italia con la legge n. 503 del 1981; violazione della direttiva habitat n. 92/43/CEE; violazione del d.p.r. 8 settembre 1997 n. 357; violazione della legge provinciale del Trentino 11 luglio 2018, n. 9; violazione degli artt. 544 ter, 727, 624 e 625 comma 7 c.p.; procurato danno erariale.
Sono queste le accuse che rivolgiamo al Presidente Fugatti in relazione alla detenzione dell’orso M57 all’interno del recinto del Casteller.
L'orso, rinchiuso al Casteller ad agosto, in seguito a uno scontro con un uomo nei pressi del lago di Andalo, è stato catturato senza alcuna autorizzazione. Abbiamo appurato, infatti, che la Provincia di Trento non ha emesso alcun atto che abbia giustificato la sua cattura e la detenzione, in violazione di norme europee e nazionali poste a protezione degli animali selvatici.
Per questo abbiamo diffidato il Presidente Fugatti perché rimetta immediatamente in libertà M57, che peraltro soffre enormemente la reclusione, come emerso dall’ispezione effettuata dai Carabinieri al Casteller il 14 settembre, consentendogli così di prepararsi al letargo in libertà.
Abbiamo scritto anche ai Consiglieri provinciali, per informarli della nuova azione penale, affinché si attivino per la liberazione di M57, evitando l'ulteriore pessima figura della Provicia.
Se M57 non sarà subito rimesso in libertà siamo pronti a denunciare Fugatti anche alla Corte dei Conti per il danno erariale da lui procurato: gli animali selvatici, infatti, appartengono al patrimonio indisponibile dello Stato e nessuno se ne può appropriare illegalmente, né, quindi, rinchiuderli arbitrariamente.