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Legge quadro per i sistemi alimentari sostenibili: lettera aperta alla Presidente Von Der Leyen

Noi di LAV ci uniamo alla Coalizione europea.

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 25 ottobre 2023

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Non presentare la proposta significa non rispettare le promesse fatte ai cittadini dell'UE

LAV, insieme ad altri 126 firmatari tra organizzazioni e accademici, si unisce alla Coalizione europea per la politica alimentare inviando oggi, 25 ottobre, una lettera aperta a Ursula von der Leyen, denunciando l'assenza dal programma di lavoro per il 2024 della Legge Quadro per i sistemi alimentari sostenibili (FSFS), un dossier chiave del Green Deal dell'UE. La lettera illustra anche le priorità dei firmatari che devono essere soddisfatte affinché l'annunciato "dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura" sia fruttuoso, chiedendo dunque alla Presidente di realizzare l'FSFS entro la fine del suo mandato.

Non presentare la proposta FSFS significa non rispettare le promesse fatte ai cittadini dell'UE, che cercano sempre di più alimenti che non implichino la sofferenza e lo sfruttamento animale e siano sani, sostenibili e a prezzi accessibili. Inoltre, la mancata presentazione della proposta per i sistemi alimentari sostenibili mette seriamente a rischio il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo.

Ulteriormente, il programma SFSF può supportare l'accettazione e l’implementazione della necessaria ed urgente trasformazione del sistema alimentare e identificare i percorsi per una giusta transizione.
Per garantire che questo dialogo non finisca per duplicare le consultazioni e i processi di riflessione passati e attuali, nella lettera a Von Der Leyen si evidenziano le seguenti priorità:

1. Approccio olistico ai sistemi alimentari, invece di concentrarsi solo sull'agricoltura

È necessario considerare l'intero sistema alimentare, dalla produzione al consumo, e coinvolgere gli attori commerciali per fare fronte alla duplice crisi del clima e della biodiversità.

2. Inclusività e pari rappresentanza

Riconoscere la varietà delle preoccupazioni delle parti interessate è nell'interesse di tutti e contribuire a una transizione giusta verso un sistema alimentare sostenibile dovrebbe essere un obiettivo comune, che salvaguardi le sue basi sociali e ambientali senza tuttavia che queste si facciano ostacolo al progresso e alla riconversione dei sistemi produttivi in un’ottica di riduzione dello sfruttamento animale e maggiore sostenibilità ambientale.

3. Co-leadership e approccio trasversale

La Commissione dovrebbe incaricare un team trasversale di supervisionare la pianificazione, il coordinamento e l'esecuzione del dialogo strategico.

Per stabilire una visione unitaria dell'UE per il futuro dell'alimentazione e dei sistemi alimentari, è necessario affrontare una serie di questioni che vanno ben oltre l'ambito dell'agricoltura, comprese le questioni relative alla condizione animale, alla salute, al clima, all'ambiente, alla pesca e al commercio. Unificare i dipartimenti che si occupano della Strategia Farm to Fork e quelli che hanno in capo la gestione degli innegabili impatti climatici e sanitari. Uno sforzo collaborativo ha un potenziale molto maggiore di promuovere l'essenziale coerenza delle politiche e l’effettiva ed efficace implementazione della transizione alimentare.

L’attuale sistema alimentare, fondato sullo sfruttamento degli animali e la tutela di un settore insostenibile, causa la sofferenza e la morte di miliardi di animali ogni anno, pesando al tempo stesso sui cittadini in termini economici e climatici (ricerca “I costi nascosti del consumo di carne in Italia”).

Non presentare la proposta SFSF equivale ad ignorare le proprie responsabilità nei confronti dei cittadini europei e ignorare deliberatamente i danni e le violenze agite dall’attuale industria alimentare.