Lettera aperta al Sindaco di Palermo
On. Leoluca Orlando
Egregio Sindaco,
dopo le manifestazioni del marzo 2017, il blocco dei furgoni in uscita dal canile ex Tiro a segno perché la struttura doveva essere restaurata, le tensioni di quei giorni con associazioni e cittadini, abbiamo proposto nei mesi successivi e voi avete accolto una svolta nelle vostre attività di prevenzione del randagismo e degli abbandoni, e nella gestione delle centinaia di cani di cui lei è proprietario a Palermo e in strutture private a pagamento in provincia.
Per oltre un anno e mezzo abbiamo faticosamente lavorato a ricucire i rapporti fra l’Amministrazione comunale e il volontariato, che fra 2017 e 2018 ha fatto adottare con le associazioni oltre seicentocinquanta cani, e a reimpostare con i suoi Uffici un non facile ma fondamentale lavoro per le sterilizzazioni, grazie a un’Asp veterinaria fra le prime in Italia, la prevenzione e la repressione di abbandoni e maltrattamenti con un’attività di formazione della Polizia Municipale e degli operatori dei canili, la redazione di un Albo dei volontari e la loro qualificazione, la redazione di Linee guida per gli interventi sul territorio e nelle strutture. Al compimento di queste attività mancavano pochi mesi e il recente rimpasto della sua Giunta non ha ovviamente potuto accelerare questi ultimi passaggi.
Ora è la terza volta in pochi mesi che gli Uffici comunali, malgrado tutto ciò, tentano di far partire dei cani verso due strutture in Campania, regione come la Sicilia che ha mille problemi legati al randagismo, per ottemperare a un bando che ancora nel luglio scorso, quando l’abbiamo incontrata, aveva convenuto con noi che fosse il caso di soprassedere in tutti i modi possibili. E’ la terza volta che questa società privata arriva a Palermo con mezzi non autorizzati o con altrI problemi tecnici che denotano come minimo una scarsa professionalità e affidabilità, e lei - questa è la novità - ora difende questa decisione. Sapendo che il contratto-capestro da voi sottoscritto prevede la restituzione di metà dei cani dopo sei mesi di “parcheggio” e che quella struttura campana ha cani in una quantità, riporta il presidente dell'Ordine dei Veterinari di Palermo dopo un suo sopralluogo, illegittima ai sensi della legge regionale siciliana.
E’ nella sua possibilità, certo, ma sappia che noi LAV siamo di parola e, come sa, lo siamo sempre stati anche con la presa in carico di 44 cani dal suo canile appena pochi mesi fa. Le ripeto quanto detto e scritto in questo anno e mezzo di collaborazione per il quale non abbiamo avuto alcun euro di rimborso seppure previsti da una Delibera della sua Giunta. Se partirà un solo cane, noi dichiareremo la fine del nostro Progetto che aveva dato speranza ai cani. Lo avrà vanificato e sacrificato in nome del rispetto di un bando pubblico sbagliato, a spese di cittadini e animali.
Gianluca Felicetti
Presidente LAV