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Lettera all'Ambasciatore Spagnolo per dire basta ai maltrattamenti degli animali nel loro Paese

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Ultimo aggiornamento

giovedì 02 aprile 2015

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Con una lettera all’Ambasciatore Spagnolo in Italia, ci siamo rivolti alle autorità spagnole per porre fine alla tragedia dei cani galgo e levrieri – sfruttati, maltrattati ed uccisi ogni giorno, come denunciato da una recente inchiesta di Striscia La Notizia  - e per vietare che nei canili municipali cani e gatti siano soppressi. 

In particolare, chiediamo alle Autorità spagnole:

  • di allinearsi con la legislazione italiana che ha introdotto norme contro il maltrattamento e l’uccisione di animali e che, già dal 1991, ha introdotto il divieto di soppressione per cani e gatti detenuti nei canili e nei gattili.

  • di mettere in atto una strategia per combattere il randagismo che preveda la sterilizzazione degli animali, la promozione delle adozioni, la formazione e l’educazione dei cittadini, anche in età scolare, al corretto rapporto uomo animale. 

In Europa gli animali sono riconosciuti “esseri senzienti” già dal 1999, in un protocollo allegato al Trattato di Amsterdam e, di recente e lo sono anche nel Trattato di Lisbona, con il conseguente obbligo per il legislatore comunitario, ma anche per i singoli Stati membri dell’Unione Europea, di tenere in considerazione tale status giuridico nel processo di formazione e aggiornamento delle norme a tutela degli animali. 

Un passo in tale direzione è già stato fatto dall’Europa: è infatti in vigore il Regolamento 1523/2007, relativo al divieto all’importazione e al commercio di pelli di cani e gatti nei Paesi UE, un indiscusso segnale di attenzione dei Paesi membri nei confronti di questi animali, divenuti ormai parte integrante delle nostre famiglie e verso cui l’opinione pubblica internazionale è particolarmente sensibile.

Le autorità spagnole non possono dimenticare che la Spagna è un Paese comunitario e come tale non può esimersi dal considerare gli animali come esseri senzienti, dall’emanare una normativa per punire il loro maltrattamento e la loro morte e, inoltre, dal fare ogni sforzo per accrescere la sensibilità dei cittadini nei loro confronti.

Ilaria Innocenti
Responsabile LAV Cani e Gatti

Chiunque voglia supportare le nostre richieste può farlo scrivendo a:

Francisco Javier Elorza Cavengt
Ambasciata Spagnola a Roma

Palazzo Borghese
Largo Fontanella di Borghese, 19
00186 Roma - Italia
Fax 06.6872256
Mail: emb.roma@maec.es