Home | Notizie | Lettera a UE: necessario lo stop alla promozione di cibi di origine animale

Lettera a UE: necessario lo stop alla promozione di cibi di origine animale

La Commissione Europea non deve continuare a stanziare sussidi così ingenti per campagne di promozione del consumo di carne e di altri alimenti di origine animale.

leggi l'articolo

Ultimo aggiornamento

lunedì 20 febbraio 2023

Topic


Area food

Condividi

Chiediamo la promozione di alimenti 100% vegetali per un futuro verde e sostenibile

La Commissione europea non deve continuare a stanziare ingenti sussidi per campagne di promozione del consumo di carne e di altri alimenti di origine animale. Si tratta di un vero e proprio rubinetto dei finanziamenti, basta sapere che nei 5 anni tra il 2014 e il 2019, sono stati assegnati ad allevatori e produttori italiani un totale di quasi 48 milioni di euro per le campagne di promozione.

Un controsenso innegabile, anche solo considerando i costi ambientali e sanitari rilevati dallo studio Il costo nascosto del consumo di carne in Italia: impatti ambientali e sanitari (Carissima Carne). 36 miliardi in un anno, solo in Italia e solo per 4 tipi di carne.

Nel 2021 la Commissione ha effettuato una consultazione pubblica sulla politica di promozione [e di finanziamento] dei prodotti agroalimentari in UE. Più di 7.000 cittadini hanno risposto, con una grande maggioranza a favore dello STOP ai finanziamenti.

Anche LAV aveva partecipato, sottolineando come sia urgente e necessario promuovere gli alimenti 100% vegetali e rafforzare le politiche che sostengono la riconversione e la riqualificazione dei segmenti produttivi dannosi per l’ambiente, per la salute e per gli animali.

Per sollecitare la riforma della politica di promozione dei prodotti agroalimentari, insieme ad altre associazioni, abbiamo firmato oggi una lettera aperta al Commissario UE per l'Agricoltura, Janusz Wojciechowski, anche per avere informazioni sui lavori in merito alla  proposta di revisione, che deve essere presentata nel corso di questo mandato, come inizialmente previsto, senza ulteriori ritardi.

Il 2023 è l'ultima opportunità per la Commissione per rispettare gli impegni presi e tamponare, in senso verde e sostenibile, i disastri causati da sconsiderati sostegni finanziari nella direzione sbagliata: cambiarla è fondamentale per il futuro dell’Europa e del Pianeta.