Chiediamo alle autorità competenti di aprire un’indagine circa le circostanze della fuga, avvenuta lo scorso 7 giugno, del leopardo detenuto presso l’“Odry Zoo” nel territorio di Guspini (Cagliari), e la verifica delle autorizzazioni della struttura e delle condizioni di detenzione degli animali.
L’animale era stato catturato poche ore dopo la fuga e riportato presso la struttura definita dalla stampa locale come uno “zoo privato” o un “parco privato”.
Per detenere ed esporre al pubblico, anche se non pagante, decine di animali selvatici pericolosi è infatti necessario ottenere una licenza di giardino zoologico, ai sensi del Decreto legislativo n. 73 del 2005 che traspone in Italia la normativa europea. Al 2013 non risulta alcuna richiesta di licenza da parte di questa struttura, che presumibilmente ne è quindi oggi sprovvista.
“Questa vicenda deve essere lo stimolo per le autorità locali sarde per aprire una seria indagine sui centri che in Sardegna detengono animali selvatici pericolosi, spesso appartenenti a specie protette o in via di estinzione, il cui possesso e detenzione è regolato da normativa internazionale CITES e normativa di derivazione europea, purtroppo sistematicamente disattesa in Italia”.
La LAV sollecita inoltre il Ministero dell’Ambiente a prendere in seria considerazione il problema della sistematica violazione della norma comunitaria e nazionale sui giardini zoologici nel nostro Paese.
Barbara Paladini