Chiediamo a Bruxelles di aprire una procedura di infrazione.
Il tempo scorre, cambiano gli Assessori, c’è una nuova Giunta.
Solo una cosa resta immutata in Trentino: il sanguinario desiderio di vendetta di Fugatti, che ora prende le forme di un disegno di Legge provinciale che prevede l’uccisione di otto orsi l’anno per ciascuno dei prossimi tre anni.
Non c’è più neppure il bisogno di appiccicargli addosso l’etichetta di pericolosi o confidenti, quegli orsi saranno messi a morte solo ed esclusivamente per tentare di mascherare l’improvvisazione politica di Fugatti e la sua totale inadeguatezza al ruolo.
Incapace di favorire la pacifica convivenza e l’integrazione degli orsi nel tessuto sociale trentino, sfoga sugli animali le sue ire e frustrazioni inanellate nelle continue sconfitte al TAR e al Consiglio di Stato.
Fugatti si scherma con un documento di ISPRA, che sostiene che la popolazione di orsi trentini può sostenere al massimo l’allontanamento di otto orsi l’anno, ma questo non vuol dire che si tratti di un via libera all’uccisione degli orsi che rimarrebbe perseguibile ai sensi del Codice penale come uccisione “non necessitata”.
E nulla vale, tanto più in questo caso, la “copertura” politica che il Presidente avrebbe avuto dal Sottosegretario all’Ambiente Barbaro.
Nessun accenno invece alle responsabilità della politica trentina che dal 2004 – anno di conclusione del progetto LIFE Ursus – non è stata ancora in grado di avviare un processo di comunicazione e informazione rivolto ai cittadini trentini allo scopo di prevenire possibili interazioni e incidenti con gli orsi.
Una colpevole inadeguatezza dell’Amministrazione trentina che passa anche attraverso la mancata installazione dei cassonetti anti-orso che sarà completata solo nel 2028, con ben 24 anni di ritardo. Quanti orsi “confidenti” saranno così stati creati per piena, diretta, inequivocabile responsabilità della Provincia di Trento nel corso del tempo?
Per non parlare delle strutture per il foraggiamento che attirano anche gli orsi rendendoli ancora una volta “confidenti”, ma che la Provincia di Trento, strizzando l’occhio ai cacciatori, si guarda bene dal rimuovere nonostante il mondo scientifico riconosca come queste strutture, utilizzate per la caccia agli ungulati, contribuiscano attivamente a far perdere la naturale diffidenza degli orsi nei confronti delle persone.
La nuova Legge annunciata dall’Assessore Failoni non avrà alcuna ricaduta sulla sicurezza delle persone, si tratta solo di un atto di propaganda politica “acchiappa like”, una palese presa in giro dei cittadini trentini che comporterà la violazione delle norme europee con conseguente apertura di una nuova procedura d’infrazione nei confronti del nostro Paese.
Il Presidente Fugatti prenda atto che la sua politica è destinata ancora una volta al fallimento e apra finalmente una nuova stagione basata sulla convivenza pacifica con i grandi carnivori, l’unica veramente in grado di garantire sicurezza a persone e animali.