Entrerà in vigore fra pochi giorni la “Legge di Bilancio 2021” approvata ieri sera dalla Camera dei Deputati dopo il voto di fiducia prenatalizio.
Accanto al solito filone di prebende per il sistema intensivo zootecnico - solo la filiere suinicola passa da cinque a quindici milioni di euro di contributi a fondo perduto (punto 136 della Legge) e senza pretendere, da parte dello Stato, un minimo cambiamento se non un imbellettamento di facciata con il termine “sostenibilità” - ci sono da registrare quattro importanti novità per la tutela degli animali e degli umani che li accudiscono.
1) Approvata una delle nostre richieste, contenuta nelle petizioni LAV #curiamolitutti e #ipiutassati: il riconoscimento del “farmaco equivalente” in medicina veterinaria. Il punto 478 della Legge di Bilancio aiuterà da aprile prossimo - dopo il Decreto attuativo del Ministro della Salute che ci vedrà impegnati, assieme a tanti parlamentari a partire dalla prima firmataria Patrizia Prestipino (Pd) affinchè non vi siano passi indietro - a permettere un più ampio accesso alle cure per i quattrozampe e un risparmio importante per famiglie, associazioni e Comuni contro i costi spropositati e non giustificati che finora si sono dovuti sopportare.
2) Sempre sulla stessa scia, vi è un piccolo ma ulteriore aumento della quota detraibile delle spese veterinarie. Grazie a un emendamento di Francesca Flati (M5S) con il punto 333 della Legge di Bilancio, passa da 500 a 550 euro il tetto massimo. Questo vedrà un risparmio verso il Fisco che passerà dai 73,59 euro - grazie al primo passo in avanti ottenuto un anno fa al Senato - ai 79,90 a persona dal 2021
3) I Comuni in deficit che ne faranno richiesta al Ministero dell’Interno - entro febbraio ci sarà un Decreto che detterà le modalità di assegnazione - avranno la possibilità di usufruire di un aiuto economico per la ristrutturazione dei propri “rifugi per cani randagi” non a norma, grazie al fondo di 10 milioni di euro in due anni, istituito grazie a un emendamento - punti 778, 779, 780 - della deputata Daniela Torto (M5S) sostenuto dalla senatrice Loredana Russo
4) Per decisione del Governo è invece stato istituito presso il Comando dei Carabinieri Forestali il “Centro nazionale di accoglienza degli animali confiscati” di specie esotiche CITES, con tre milioni di euro annui presso il Ministero dell’Ambiente (punti 755 e 756 della Legge) con una previsione di spese a carico dei proprietari per gli animali sequestrati.
Un emendamento di Paola Deiana (M5S) ha inoltre previsto un contributo una tantum di un milione di euro per il 2021 al “Fondo per il recupero della fauna selvatica” presso il Ministero dell’Ambiente (punti 757 e 758) destinato ad associazioni riconosciute che gestiscono Centri di cura e recupero. Entro marzo le Regioni trasmetteranno l’elenco dei Centri affinchè il Ministero renda note le modalità di accesso al contributo - una goccia nel mare dei fondi spesi grazie ai sostenitori delle associazioni, per animali che sono “patrimonio indisponibile dello Stato” - entro il successivo mese di giugno.
Gianluca Felicetti
Presidente LAV