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Legge di Bilancio, al voto emendamenti positivi e negativi sugli animali

Dalla riduzione dell'IVA sulle spese veterinarie al rifinanziamento del fondo per la cura e il recupero della fauna selvatica: ecco le nostre richieste alla Commissione Bilancio.

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Ultimo aggiornamento

martedì 13 dicembre 2022

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Esclusi dalle votazioni gli emendamenti a favore del superamento delle gabbie negli allevamenti e dell’alimentazione a base vegetale

Degli oltre 3mila emendamenti al Disegno di Legge di Bilancio 2023 inizialmente presentati dalle forze parlamentari ne sono rimasti circa 450, i cosiddetti segnalati dai Gruppi che saranno discussi e votati alla Camera dei Deputati in Commissione Bilancio da mercoledì 14 dicembre.

Tra questi la riduzione dell’IVA al 10% sulle spese veterinarie (emendamento 17.028. Brambilla (Gruppo Misto), Costa (M5S), De Monte (Azione), Loizzo (Lega), Evi (Alleanza Verdi e Sinistra), Dalla Chiesa (FI), Marrocco (FI), Gallo (Misto), Amich (FDI), una riduzione fortemente sostenuta da LAV che dal 2018 ha lanciato la campagna #ipiùtassati per un fisco più giusto nei confronti degli animali. Ancora in tema di animali familiari, gli stessi deputati chiedono 4 milioni di euro per l'anno 2023, il 60 per cento dei quali destinati alle Regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna per la realizzazione di piani straordinari di prevenzione e controllo del randagismo (emendamento 152.1).

Esclusi dalla votazione, invece, seppur avessero passato il vaglio dell’ammissibilità la riduzione dell’IVA sul cibo per animali (emendamenti 17.019 Di Lauro (M5S) Sportiello (M5S) e altri e 17.01. Brambilla (Gruppo Misto), Sergio Costa (M5S) e altri) e l’esenzione totale dell’IVA sulle prestazioni veterinarie relative all’identificazione e al controllo della riproduzione (emendamento 17.03. Brambilla (Gruppo Misto) Sergio Costa (M5S) e altri) un’esclusione grave in quanto identificazione con microchip e sterilizzazione sono delle misure fondamentali per la prevenzione del randagismo. Anche l’aumento della quota detraibile per le spese veterinarie ferma da due anni a 79 euro indipendentemente dagli animali che vivono in famiglia (emendamento 17.04. Brambilla (Gruppo Misto), Sergio Costa (M5S) e altri) così il sostegno alle famiglie con animali (emendamento 65.05 Brambilla (Gruppo Misto e altri) fortemente voluti da LAV.
Escluso anche l’emendamento per il diritto a un permesso retribuito di due giorni lavorativi all'anno in caso di decesso o di documentata grave malattia dell'animale detenuto, emendamento presentato tra gli altri da Brambilla, De Monte, Loizzo, Evi, Dalla Chiesa a riprova dell’importanza di questo tema per tutelare il legame affettivo tra esseri umani e animali.

In materia di animali selvatici – già presente un articolo del Governo per le attività di custodia da parte dei Carabinieri Forestali - si apprestano a essere votati i positivi emendamenti per il rifinanziamento del fondo per la cura e il recupero della fauna selvatica con una dotazione di 2,5 milioni di euro per l'anno2023 (emendamento 77.024. Bonelli (Alleanza Verdi e Sinistra), Evi Alleanza Verdi e Sinistra e altri) e l’altro con una dotazione di 4,5 milioni di euro per l'anno 2023 (emendamento 114.01. Brambilla (Gruppo Misto), Sergio Costa (M5S) Amich (FDI), e altri).
Sarà votata anche l’istituzione del fondo per il risarcimento dei danni agli allevatori e agli agricoltori con una dotazione di 2.000.000 di euro per ogni anno del triennio 2023-2025 (emendamento 77.029. Evi Alleanza Verdi e Sinistra, Bonelli Alleanza Verdi e Sinistra e altri) in caso di accertati danni da fauna selvatica, così da ostacolare le doppiette contro gli animali.

E se l’istituzione del Garante nazionale per gli animali (emendamento 114.012. Quartini (M5S), Di Lauro (M5S) e altri), impegno preso da molte delle forze politiche che siedono in parlamento e il divieto di attività circensi emendamento (106.016. Borrelli (Alleanza Verdi e Sinistra), Grimaldi (Alleanza Verdi e Sinistra), sono stati dichiarati emendamenti inammissibili per estraneità alla materia di bilancio, sarà al voto il negativo emendamento 78.015. Foti (FDI), Angelo Rossi (FDI) e altri, con il quale sebbene palesemente estraneo alla materia finanziaria, i proponenti intendono cancellare il preventivo ricorso ai metodi ecologici sostituiti surrettiziamente da una forma di caccia a qualsiasi specie animale, anche nelle aree protette e nelle zone urbane, da esercitarsi in qualsiasi periodo dell’anno e cancellando l’obbligo di ottenere il preventivo parere dell’ISPRA.

Negativi anche l’emendamento 78.07. Molinari (Lega), Cattoi (Lega) e altri che prevede ristori con una dotazione pari a 400 mila euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 per le aziende faunistico venatorie colpite dalla peste suina africana, un provvedimento gravissimo a favore delle aziende faunistico venatorie piemontesi, l’emendamento 76.06. Caramiello (M5S), Sergio Costa (M5S) e altri, che prevede ristori per un ammontare di 2 milioni di euro per l'anno 2023 per le imprese bufaline colpite dalla tubercolosi e dalla brucellosi e l’emendamento 78.022. Foti (FDI), Rossi (FDI) e altri che prevede un incrementato di 6,5 milioni per gli anni 2023 e 2024 del Fondo per il funzionamento degli impianti ippici.

Infine, dai segnalati sono rimasti esclusi da queste votazioni in Commissione Bilancio i positivi emendamenti a favore del superamento delle gabbie negli allevamenti e per il miglioramento delle condizioni degli animali nella filiera zootecnica, così come a favore dell’alimentazione a base vegetale.

LAV chiede ai componenti della Commissione Bilancio della Camera di votare a favore di quelli che ha indicato come positivi e di votare a sfavore di quelli che ha indicato come negativi.


Ilaria InnocentiUfficio Rapporti Istituzionali LAV