Un traguardo importante della nostra campagna #aCasaLoro per salvare milioni di animali ogni anno, tutelare la salute pubblica e prevenire epidemie e pandemie.
Da oggi è operativo il divieto di importare animali selvatici esotici catturati in natura previsto dalla recente Legge 135.
Sono così salvi ben un milione e duecentomila animali. Questo il numero di vite che ogni anno sono state prelevate a forza dalle foreste di Paesi tropicali così come da ambienti naturali africani, come il pipistrello della frutta, e portate contro la loro natura in Italia in gabbie, vaschette e teche per essere trasformati in innaturali animali cosiddetti da compagnia. E' questa la prima concreta applicazione di un altro nostro recente traguardo, l'integrazione della Costituzione con i principi fondamentali della tutela della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali, peraltro a protezione della salute pubblica contro la diffusione di virus zoonotici pericolosissimi".
E' infatti stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l'atteso Decreto dei Ministri Speranza e Cingolani che ha previsto una stringatissima "lista positiva" delle specie: si tratta solo di sei pesci a fronte delle oltre 250mila esistenti, che potranno essere commerciati anche se "wild", viste le indicazioni scientifiche dell'Ispra, l'Istituto Superiore per la Protezione Ambientale.
Questo provvedimento ha evitato così, come previsto dal Consiglio dei Ministri nel luglio scorso, un infinito elenco di eccezioni per il divieto che avrebbe compreso, fra le altre, tutte le specie di pesci, anfibi e rettili, ovvero del 95% delle specie fino a ieri ingabbiate in natura per negozi e commercianti italiani.
Chiediamo alle Forze di Polizia, all'Agenzia delle Dogane e ai medici veterinari dei Posti di Controllo Frontalieri di aumentare i controlli viste anche le sanzioni aumentate dalla Legge, arresto fino a sei mesi o ammenda fino a 150mila euro con confisca degli animali mentre il commercio di specie protette passa nel Codice penale all'arresto fino a otto mesi e l'ammenda fino a 10mila euro.
Certamente il senso di questa nuova normativa, che incoraggerà l'emanazione di un Regolamento europeo, è anche culturale ed educativo per scoraggiare la prigionia di animali che non sono domestici e quindi, appunto, non dovrebbero stare nelle case.
Prossima importante tappa è quella di marzo 2023, scadenza per il neo Ministro dell'Ambiente per aumentare invece il numero delle specie previste dalla cosiddetta "lista negativa" ovvero quelle per le quali, dalle tigri ai coccodrilli, deve essere vietata la riproduzione e la detenzione anche se nate in cattività. Si tratta di altri milioni di animali ogni anno, trattati come morbosi oggetti da collezione.
Per approfondire: scheda in sei punti su cosa prevede la Legge.