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Legge di Bilancio: a un passo da spese meno gravose per cani e gatti

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Ultimo aggiornamento

giovedì 17 dicembre 2020

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Si sta per concretizzare un cambiamento importante che va incontro alle disponibilità delle tasche degli italiani per la salute dei milioni di cani, gatti e altri animali che vivono nelle famiglie, in colonie feline e rifugi.

La Commissione Bilancio della Camera, riunita da giorni per l’esame della Legge di Bilancio 2021, voterà l’emendamento 81.01 della deputata Patrizia Prestipino, Pd, sul quale vi è già la positiva convergenza di tanti parlamentari di maggioranza e opposizione, che prevede la possibilità per il medico veterinario di prescrivere in scienza e coscienza un medicinale bioequivalente per uso umano, che abbia un costo inferiore a quello del medicinale veterinario. 

La questione del prezzo dei farmaci veterinari è largamente sentita da chiunque viva con animale, in quanto può causare una difficoltà di accesso alla terapia fino anche a rendere di fatto impossibile il diritto del paziente animale a essere curato e il dovere di chi lo detiene a prestargli le dovute terapie. 

Chiediamo al Ministro della Salute Speranza, alle Sottosegretarie Zampa e Malpezzi e ai relatori Fassina (LeU) e Faro (M5S) di dare parere positivo in Commissione a questo positivo cambiamento che potrà alleviare, a parità di principio attivo, le sproporzionate spese di chi vive con animali

Pensiamo, ad esempio, a quelli che hanno patologie croniche per i quali oggi la Legge costringe a spendere anche fino ai 40 euro per la stessa confezione che per la medicina umana costa poco meno di 3 euro, e questo anche per cure che durano mesi e mesi.

LAV è impegnata da anni per affermare che accudire animali che sono in rifugi e colonie feline, vivere con un quattrozampe salvato dalla strada o da un canile non può essere considerato un lusso dallo Stato, una richiesta contenuta anche nella petizione #amarefabene.

Quindi, l’approvazione dell’emendamento in Commissione Bilancio vorrebbe dire iniziare a far passare lo Stato dalle parole ai fatti, nei confronti dei più deboli ed esposti alla crisi economica generale.