Domani entra nel vivo la discussione della manovra proposta dal Governo, con la votazione in Commissione Bilancio del Senato degli emendamenti segnalati dai gruppi parlamentari (690 proposte prioritarie su circa 6.200 emendamenti presentati), in attesa del preannunciato “maxiemendamento” da parte del Governo stesso.
Alcuni emendamenti sono positivi per gli animali e vanno sostenuti, con la concretezza del voto, anche per le loro famiglie e per la società tutta. La sofferenza degli animali ha un costo in primis per quelli coinvolti e per la collettività in termini sia economici e sia ambientali.
Tra le 690 proposte prioritarie, alcune delle quali fortemente volute da LAV che da anni si batte per la riduzione fiscale che grava sugli animali, per il loro diritto a essere curati e per la promozione delle adozioni, chiediamo il voto sugli emendamenti positivi come la diminuzione dell’IVA sulle prestazioni veterinarie (4.0.6 - Perilli – M5S e altri), farmaci generici veterinari meno costosi (96.0.14 - Unterberger – SVP- Autonomie e altri), più fondi per campagne di sensibilizzazione per gli animali d'affezione (88.0.5 – Giannuzzi – Gruppo Misto e altri) e per la messa a norma o la realizzazione di canili di proprietà di Enti in stato di predissesto o dissesto finanziario (51.0.92 – Russo – M5S e altri; proprio in queste settimane il fondo stanziato lo scorso anno è stato assegnato dal Ministero dell’Interno ai comuni che si sono candidati).
Sì anche all’istituzione del fondo nazionale per l'assistenza veterinaria, per promuovere l'accesso alle cure degli animali familiari sulla base di fasce di reddito ISEE (102.0.6 - Cirinnà – PD), al fondo per la sterilizzazione dei cani di proprietà, ahinoi non anche dei gatti, però ( 102.0.7 - Rufa – Lega - e altri), e al rifinanziamento del fondo per prevenire in maniera incruenta e con efficacia la proliferazione di alcune specie di fauna (157.0.1 – De Petris – LEU e altri). Indispensabile anche il voto a favore del divieto di allevamento, di riproduzione in cattività, di cattura e uccisione di visoni, di cani procione, di cincillà, e di animali di qualsiasi specie perla finalità di ricavarne pelliccia (157.0.4 – De Petris – LEU e altri).
No, invece, al fondo per le imprese di pesca (164.0.1 – Mollame - Lega - e altri) e all’Iva leggera per le cessioni di polli, conigli domestici, lepri e altri animali vivi, destinati alla alimentazione umana, tacchini e uova di volatili (163.5 Bergesio - Lega - e altri). Puntiamo piuttosto in futuro sulla competitività dei nostri prodotti vegetali per un’alimentazione libera da crudeltà e sana.
Per non tornare come prima e per una società inclusiva anche degli animali.