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Legge di Bilancio: 5 emendamenti per un fisco non più nemico degli animali

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Ultimo aggiornamento

lunedì 04 novembre 2019

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Entrano nel vivo le nostre campagne #IPIÙTASSATI#CURIAMOLITUTTI.

 

La nostra proposta, concretizzata in 5 emendamenti, è sulle scrivanie di Governo e Parlamento:

  • aumento della quota di DETRAZIONE FISCALE delle spese veterinarie e dei farmaci veterinari dalla dichiarazione dei redditi, rendendola totale per chi adotta un cane o un gatto (oggi queste spese sono detraibili entro il limite di 387,34 euro, con uno sconto massimo irrisorio di 49,06 euro;
  • cancellazione dell’ALIQUOTA IVA su prestazioni veterinarie per animali adottati e riduzione di quella su prestazioni veterinarie e cibo per animali non tenuti a scopo di lucro (oggi invece si applica un’aliquota IVA del 22%, prevista per alcuni beni di lusso);
  • abbattimento dei costi dei FARMACI VETERINARI con il riconoscimento del farmaco generico come già avviene per i farmaci umani;
  • possibilità di prescrizione del FARMACO-EQUIVALENTE;
  • CESSIONE FRAZIONATA del farmaco veterinario da parte dei farmacisti.

Ne chiediamo l'approvazione urgente all'interno della Legge di Bilancio, per un Fisco non più nemico degli animali.

Vogliamo così che si traduca in fatti una questione che è di giustizia sociale, per favorire non a parole da parte dello Stato un miglioramento della qualità di vita degli animali e un incremento delle adozioni, rendendo maggiormente sostenibile la spesa sostenuta dai cittadini, sia come privati che come sistema pubblico.

L’adozione di un cane o un gatto abbandonato, infatti, è un gesto d’amore, ma anche un fondamentale strumento di contrasto al randagismo, che assicura allo stesso tempo il rispetto per gli animali e un risparmio considerevole per tutta la collettività.  Basti pensare che un solo cane in canile costa mediamente 1.277,50 euro l’anno e, se moltiplichiamo questa cifra per i cani presenti in canile nel 2018 – dati del Ministero della Salute - raggiungiamo la cifra di almeno 126 milioni di euro l’anno spesi dalle Amministrazioni locali per il solo loro mantenimento e non sempre nelle migliori condizioni.

COMUNICATO