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Cane trascinato fino alla morte nel viterbese: arriva la condanna per il suo assassino

Noi di LAV abbiamo seguito e denunciato pubblicamente questo terribile caso per ottenere giustizia

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Ultimo aggiornamento

sabato 20 luglio 2024

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#lazio
Animali familiari

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La condanna è un atto dovuto di giustizia nei confronti del cane

Legato e trascinato con l’auto fino alla morte. Il suo assassino, grazie alla nostra immediata battaglia legale, è stato condannato ad 8 mesi di reclusione e a pagare 12 mila euro di multa per maltrattamento aggravato dalla morte dell’animale.

Il terribile animalicidio è avvenuto il 18 febbraio 2021, a Montefiascone in provincia di Viterbo. I Carabinieri sono intervenuti fermando poco dopo un pastore alla guida di un’auto a cui era ancora legato il cane, ormai esanime. L’immediata identificazione dell’uomo ha permesso di portare avanti una battaglia legale giunta oggi sua condanna.

La condanna è un atto dovuto di giustizia nei confronti del cane ucciso tra atroci sofferenze, purtroppo l’attuale legge contro i maltrattamenti prevede pene esigue che non fungono da deterrente, e i cani di cronaca degli ultimi mesi lo dimostrano. Basta citare alcuni casi diventati simbolo, come Aron, Leone, la capretta di Anagni e ultimo il gatto rosso Caracas. Inoltre il trascinamento di cani con mezzi a motore fino a causare gravi lesioni o la morte è purtroppo spesso utilizzato come metodo per punire i cani o per allontanarli da una determinata zona. Alessandra Ferrari, Responsabile Area Animali Familiari LAV

Queste atrocità non possono restare impunite e devono essere perseguite con pene commisurate alla violenza praticata e alla pericolosità sociale che contraddistingue chi assume simili comportamenti.

Simili crimini non sono però evidentemente una priorità per la Commissione Giustizia della Camera che da ben quattro mesi non calendarizza più la discussione sulla nuova legge contro i maltrattamenti, ignorando la volontà dell’opinione pubblica. Ci chiediamo quante atrocità dovranno ancora accadere prima che si dia il giusto peso a quella che è diventata a tutti gli effetti un’emergenza? Alessandra Ferrari, Responsabile Area Animali Familiari LAV

La battaglia legale è stata possibile anche grazie alla generosità una nostra sostenitrice che, appresa la notizia, ha deciso di contribuire alla battaglia legale con una donazione.

Ripercorri la storyline

venerdì 10 febbraio 2023

Legò il cane all'auto e lo trascinò fino a ucciderlo: si apre oggi il processo

Si è tenuta oggi la prima udienza del processo nei confronti dell’uomo che, nel febbraio 2021, legò un cane alla sua auto e lo trascinò fino a causarne la morte.

Colto sul fatto dai Carabinieri, venne denunciato dalla LAV per uccisione di animale.


LAV, attraverso la sua sede di Viterbo, condannò pubblicamente l’atto e nominò un avvocato per poter seguire direttamente la vicenda legale e accertarsi che venisse fatta giustizia per il cane Sheila. Oggi in aula l’Associazione si è costituita parte civile in attesa della prossima udienza fissata ad ottobre 2023 per l’audizione dei testimoni.

Ringraziamo l’avvocato Maurizio Mazzi per l’assistenza fornita e per il supporto che continuerà a dare in questo procedimento.

L’uccisione di cani tramite trascinamento con mezzi a motore sta diventando un drammatico modus operandi per chi vuole allontanarli da una zona o “punirli” per essere avvicinati troppo a greggi e bestiame. Solo negli ultimi due mesi siamo intervenuti in ben due casi analoghi, in Calabria e in Puglia, depositando denunce per uccisione di animali. Si tratta di reati penali particolarmente gravi che spesso, purtroppo, non vengono puniti adeguatamente, come nel caso avvenuto in Sardegna. LAV

Non possiamo più accettare che accada, ecco perché, tra le richieste di LAV di modifica della legge 189/2004, per pene più severe ed efficaci, c'è anche quella che l'istituto della "messa alla prova" non possa più applicarsi ai reati in danno agli animali.

Storie come quella di Sheila hanno contribuito all’ideazione e all’apertura degli sportelli LAV contro i maltrattamenti, per ora presenti solo a Verona e Trento ma entro il 2023 verranno aperti anche in altre città italiane.


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