E’ cominciata ieri e si protrarrà anche oggi presso l’aula magna dell’università La Sapienza in Roma, la Conferenza nazionale su biodiversità e aree protette, intitolata: “La natura dell’Italia”.
Organizzata dal Ministero dell’ambiente, la conferenza vuole essere un punto di incontro e di confronto tra i diversi portatori d’interessi, allo scopo di rilanciare il ruolo delle aree protette del nostro Paese. Non più considerate solamente degli scrigni destinati alla protezione di angoli di natura, ma anche propulsori fondamentali per il lancio della green economy.
Se fino a qualche tempo fa la protezione dell’ambiente veniva vissuta in antitesi allo sviluppo economico delle aree interessate dall’istituzione dei parchi, oggi vi è piena consapevolezza che un sistema di zone protette può dare un concreto contributo al rilancio dell’occupazione, nel pieno rispetto dell’ambiente.
Le proposte che usciranno dalla conferenza, andranno a costituire le fondamenta sulle quali saranno costruite le prossime azioni di sviluppo delle aree protette, volute dal Ministero dell’ambiente.
La LAV è presente nella due giorni di lavori, con proprie proposte in ben 3 gruppi di lavoro sui quattro che sono stati costituiti. Tali proposte si concretizzano nel contrasto alle modifiche della legge quadro sui parchi attualmente all’esame del Parlamento, nell’opposizione alle misure di contenimento delle popolazioni di animali selvatici perseguite tramite l’abbattimento e nella proposizione di protocolli scientifici aventi l’obiettivo di sperimentare metodi di controllo numerico degli animali selvatici mediante il controllo della fertilità.
Massimo Vitturi, responsabile LAV Caccia e Fauna selvatica