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Le Iene con LAV per parlare di maltrattamenti in danno agli animali

Al programma "Le Iene" il servizio sul caso del ciclista Antonio Tiberi, che ha sparato a un gatto con una carabina, uccidendolo. LAV interviene per parlare di maltrattamenti in danno agli animali.

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Ultimo aggiornamento

martedì 07 marzo 2023

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Animali familiari

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Abbiamo incontrato Le Iene per parlare di maltrattamenti in danno agli animali e ribadire, ancora una volta, quanto sia importante inasprire le pene per chi li fa soffrire o addirittura li uccide.

La trasmissione ha raccontato la recente vicenda dell’uccisione di un gatto da parte di Antonio Tiberi, giovane ciclista professionista residente a San Marino. Il ragazzo ha sparato dalla finestra con una carabina ad aria compressa e ha colpito l’animale alla testa, ferendolo mortalmente. Il gatto di passaggio non era però un gatto qualunque: era accudito da Federico Pedini Amati, Ministro del Turismo e delle Poste della piccola Repubblica, che ha quindi denunciato l’accaduto.

A San Marino, il Codice penale punisce con l'arresto di secondo grado o con la multa chiunque sottopone gli animali a strazio o sevizie. Il colpevole – che ha ammesso di aver sparato senza pensare alle conseguenze letali del suo gesto – ha dovuto quindi pagare una multa di 4.000 €. Una pena che non soddisfa affatto la famiglia del gatto. E neanche LAV.

Gli episodi di maltrattamento in danno agli animali sono infatti all’ordine del giorno: in base ai dati del Rapporto Zoomafia LAV 2022, ogni 55 minuti arriva una denuncia per reato contro gli animali. Ci sono 15 procedimenti penali e 9 indagati ogni 100.000 abitanti. E il reato di uccisione di animali è il più contestato.

Lo ha spiegato Alessandra Ferrari, responsabile LAV per l'area Animali Familiari, chiamata da Le Iene per dare un parere sulla vicenda:

La modifica della normativa contro il maltrattamento di animali che chiediamo da tempo non è più rinviabile. Sono necessarie pene più severe e ci deve essere certezza della pena con l’esclusione, ad esempio, di possibilità come la messa alla prova per l’estinzione di reati in danno agli animali. Alessandra Ferrari, area Animali Familiari

LAV è contraria a punire chi commette questo genere di reati solo con l’istituto giudiziario di messa alla prova, perché classifica il reato di maltrattamento sugli animali come un reato di serie B, che invece richiede una diversa presa di coscienza e di responsabilità. 

Qualora invece venga scontata una pena e venga pagata una sanzione pecuniaria, LAV ritiene che, in aggiunta, può essere sensato e in alcuni casi utile un percorso riabilitativo della persona che ha compiuto un reato in danno agli animali attraverso attività socialmente utili, anche a contatto con gli animali. Queste attività, però, devono essere esclusivamente organizzate e seguite da professionisti: per la persona, da uno psicologo che monitori i progressi e i mutamenti psicologici dell’imputato; per gli animali, dagli operatori di eventuali canili o gattili, opportunamente formati, che controllino le attività e vigilino sull’interazione fra persona e animale, in un percorso chiaro con obiettivi ben precisi. Alesandra Ferrari, area Animali Familiari

Il tema dei maltrattamenti è cruciale, ecco perché LAV ha deciso di offrire una risposta concreta al problema attraverso l’apertura di due sportelli contro il maltrattamento sugli animali, inaugurati a Trento e Verona a gennaio 2023. In soli due mesi, e in sole due città, le segnalazioni giunte a LAV sono già state più di 80. Nei mesi successivi sono previste altre aperture in tutto il territorio nazionale, come quella dello sportello di Bari, per continuare a lottare e ottenere pene efficaci per chi fa soffrire gli animali.

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