Importante prevenire le situazioni di investimento e gli incidenti su strade e binari per l'incolumità di umani e animali
Gli incidenti che coinvolgono treni, automezzi e animali, che rimangono feriti o vengono uccisi durante l'attraversamento di strade e binari, possono essere evitati e comunque di molto ridotti.
Le collisioni sono la causa più comune di mortalità, ma alcuni animali sia selvatici che domestici muoiono per folgorazione o rimangono bloccati tra le rotaie, resi suscettibili alla predazione, alla fame o alla disidratazione. La maggior parte degli incidenti, però, passa inosservata e le vittime non vengono conteggiate, il che ha reso difficile fino ad oggi dimensionare il problema e provare a mitigarne efficacemente gli impatti.
Grazie alla collaborazione con il Gruppo FS Italiane si potrà finalmente raccogliere dati sul fenomeno - tratte maggiormente interessate dagli investimenti, specie coinvolte, numero di investimenti e di animali coinvolti – definire esattamente il fenomeno e quindi trovare soluzioni valide per prevenire gli incidenti e tutelare la vita degli animali e delle persone che viaggiano.
Il Gruppo FS Italiane e LAV, insieme a Legambiente e ENPA, hanno quindi firmato oggi un Protocollo d'Intesa per individuare delle modalità efficaci di collaborazione per salvaguardare al meglio la sostenibilità ambientale e la tutela degli animali.
L'accordo, della durata di due anni, è stato siglato da Massimo Bruno, Chief Corporate Affairs Officer del Gruppo FS, Gianluca Felicetti, presidente LAV, Stefano Ciafani, presidente Legambiente, e Carla Rocchi, Presidente Enpa, e prevede attività di cooperazione e scambio di informazioni per sviluppare progetti condivisi che saranno individuati in comune accordo da FS e dalle associazioni.
In particolare, insieme alle Società del Gruppo FS leader nel trasporto sostenibile di merci e passeggeri su ferro e gomma - RFI, ANAS, Trenitalia e Mercitalia Logistics - LAV, ENPA e Legambiente collaboreranno in sinergia in gruppi di lavoro nell'individuare strategie di prevenzione, anche analizzando esperienze in tal senso a livello internazionale.
Il problema degli incidenti che coinvolgono animali non è infatti solo italiano ma diffuso ovunque si trasportino persone e merci.
Siamo molto contenti di avviare questa collaborazione, si riconosce così la necessità di occuparsi della sicurezza di tutti senza distinzioni e partendo da dati di fatto e non dalla descrizione di scenari catastrofici che non sono la realtà . Questo è necessario e sarà utilissimo ancora di più dopo che lo scorso marzo la Camera ha purtroppo bocciato gli emendamenti proposti sulla riforma del Codice della Strada, volti alla realizzazione, nei tratti più interessati da incidenti, di corridoi faunistici. Dove non vuole arrivare la normativa ci sarà l'iniziativa dei responsabili delle strade così come dei binari.