Una concreta speranza in più per gli animali della giovane Repubblica del Kosovo. L’abbiamo portata in un'intensa due giorni di attività, dopo la prima esperienza sul campo fatta un anno e mezzo fa grazie alla nostra sede trentina, coinvolta nei progetti di aiuto realizzati da ATB-Trentino con i Balcani.
Ora, oltre a quanto faremo per la formazione di attivisti locali, scuole, sostegno alle attività di sterilizzazione e cura dei cani vaganti, è entrata in azione, con la prima riunione del consiglio direttivo che si è svolta nell’Ambasciata d’Italia a Pristina, la Fondazione per i Diritti degli Animali guidata da Elza Ramadani.
In un Paese complesso, a stragrande maggioranza mussulmana, uscito da una guerra fratricida, stretto tra Albania e Serbia, così profondamente europeo, dove fino a poco fa si uccidevano legalmente i cani per strada con bande di cacciatori autorizzati e pagati, fra due mesi entrerà in vigore una Legge che sanzionerà anche gli avvelenamenti. In confronto alla nostra situazione di tanti anni fa, quando la LAV è nata nel 1977, sono molto avanti e in questi giorni abbiamo disseminato le nostre buone pratiche, attività come, ad esempio, quelle attualmente in corso a Lampedusa e a Palermo.
Il Comune, l’Ufficio Veterinario del Governo, la Facoltà di Veterinaria, i volontari che abbiamo incontrato assieme alle nostre Sara Carlin e Maria Luisa Bortoli, nelle loro sedi e in un evento pubblico a Pristina, hanno apprezzato le nostre attività e le nostre relazioni istituzionali che diventano un esempio per gli attivisti locali.
Una pianta che aiuteremo a crescere e a dare buoni frutti per tutti gli animali del Kosovo.
Gianluca Felicetti e Simone Stefani