Chiediamo misure che limitino ulteriormente il commercio, la detenzione e la riproduzione di animali esotici e che aumentino le sanzioni.
Mercoledì 23 ottobre siamo stati auditi dalle Commissioni riunite Agricoltura e Sanità del Senato sulle modifiche ai Decreti legislativi di sanità animale ed esotici (Atto del Governo n. 199).
A fronte dell'importanza delle novità introdotte dai citati Decreti, come ad esempio l'istituzione del Sistema informativo Nazionale degli Animali da Compagnia – SINAC – e l'introduzione del divieto di importare, detenere, commerciare e far riprodurre animali vivi di specie selvatiche ed esotiche prelevati dal loro ambiente naturale nonché i loro ibridi, ad eccezione degli animali delle specie comprese nella cosiddetta “Lista positiva”, abbiamo ha rappresentato alle Commissioni la necessità di arricchirli di ulteriori disposizioni finalizzate a chiarirne alcuni aspetti e migliorare la tutela degli animali, della salute e dell'incolumità pubblica.
Le disposizioni che abbiamo proposto hanno la finalità di rendere più rigorosa l'attuazione dei principi della Legge delega 22 aprile 2021, n. 53 che prevede“ ulteriori misure restrittive al commercio di animali, affiancate da un sistema sanzionatorio adeguato ed efficace, tra cui uno specifico divieto di importazione, conservazione e commercio di fauna selvatica ed esotica”, di agevolare la graduale dismissione degli animali dai circhi - nel solco della attuazione della Legge-delega sullo spettacolo dal vivo - nonché di migliorare il sistema di tracciabilità degli animali da compagnia per prevenire e contrastare più efficacemente l'odioso fenomeno del commercio illegale di animali e, in particolare, del traffico di cuccioli..
Tra le nostre richieste anche quella di rafforzare la tutela degli animali allevati compresi quelli custoditi come animali da compagnia in rifugi o presso privati.
Per questi ultimi animali detenuti per finalità d'affezione abbiamo chiesto, in ogni caso di emergenza sanitaria, la deroga all'uccisione e l'applicazione unicamente di misure di biosicurezza, isolamento e sorveglianza sanitaria, demandando al Ministero della Salute l'adozione di appositi protocolli sanitari per la gestione dei focolai. Oltre alla deroga all'uccisione, abbiamo chiesto anche di riconoscere loro, in maniera irreversibile, lo status di animali non destinati alla produzione di alimenti così da sottrarli per sempre alla macellazione.
In materia di animali esotici le nostre richieste hanno l'obiettivo di introdurre misure finalizzate a limitarne ulteriormente il commercio, la detenzione e la riproduzione e di intervenire sul sistema sanzionatorio per renderlo più dissuasivo e adeguarlo alla gravità delle condotte.
Nella foto: Ilaria Innocenti - Ufficio Rapporti Istituzionali LAV e Roberta Poscente - Ufficio Legale LAV