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Commissione Politiche Europee della Camera: LAV audita su benessere cani e gatti

La proposta di regolamento è relativa al benessere e alla tracciabilità degli animali.

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Ultimo aggiornamento

martedì 12 marzo 2024

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Animali familiari

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Sono necessari ulteriori sforzi per superare le criticità della proposta

Oggi la LAV è stata audita dalla Commissione Politiche dell'Unione Europea della Camera dei deputati dove è iniziato l'esame della proposta di regolamento europeo relativo al benessere dei cani e gatti e alla loro tracciabilità.

La LAV, pur essendo contraria al commercio di animali, condivide la finalità della proposta di regolamento di dettare standard minimi a cui tutti i Paesi membri devono attenersi per garantire la tracciabilità degli animali e regole uniformi per l'allevamento e la cessione di cani e gatti.

Non esiste, infatti, una normativa generale dell'UE a loro tutela e in alcuni stabilimenti di grandi e piccole dimensioni sono tenuti in condizioni di scarso benessere e di igiene precarie.

Per non parlare delle femmine fatte riprodurre senza sosta e dei cuccioli spesso venduti ancora troppo giovani, con ripercussioni anche gravi su salute corretto sviluppo comportamentale.

Tuttavia, riteniamo che siano necessari ulteriori sforzi per superare le criticità anche gravi che inficiano le finalità della proposta stessa, in termini di benessere degli animali e della tracciabilità degli stessi.

Innanzitutto, la proposta non si applica a negozi, allevamenti e rifugi di piccole dimensioni con la conseguenza che il diritto degli animali a essere nutriti adeguatamente potrebbe non essere rispettato, così come quello a non essere sottoposti a pratiche dolorose quali legare parti del corpo, usare collari elettrici, tagliare coda e orecchie, solo per fare degli esempi.

In materia di controlli abbiamo osservato come un'ispezione ogni anno, peraltro senza preavviso, non sia sufficiente poiché nelle strutture dove si detengono animali la situazione sanitaria può cambiare anche nel corso di pochi giorni.

Per superare le criticità che la proposta presenta per la tracciabilità degli animali, abbiamo sottolineato la necessità di rendere obbligatoria l'identificazione di tutti i cani e i gatti, anche detenuti da privati, e che l'identificazione e la registrazione degli animali debbano sempre avvenire prima dell'ingresso fisico del cane o del gatto nello Stato membro di destinazione, agendo al contrario non si contrasterebbe il fenomeno del traffico dei cuccioli.

Tra le nostre proposte anche l'introduzione del divieto di vendita on-line di animali, attraverso i negozi e le strutture ambulanti.

L'Italia riveste una posizione di avanguardia nella normativa a tutela degli animali, ci auguriamo quindi che la Commissione Politiche dell'Unione Europea della Camera e il Governo accolgano le nostre proposte.