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Uccisione orsa KJ2: ci opponiamo alla richiesta di archiviazione

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Ultimo aggiornamento

giovedì 28 febbraio 2019

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Abbiamo depositato una nuova opposizione all’archiviazione del procedimento sull’uccisione dell’orsa KJ2.

Il 24 luglio 2017, a seguito di uno scontro tra l’orsa KJ2 e un uomo che l’aveva affrontata brandendo un bastone, l’ex Presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi emise un’ordinanza di cattura oppure uccisione dell’animale. Il 1 agosto 2017 l’orsa venne catturata con metodo incruento dai tecnici della forestale, ma rilasciata poche ore prima della conferma della sua identità, fornendo così al Presidente Rossi l’opportunità di emettere una nuova ordinanza, datata 2 agosto, che prevedeva esclusivamente l’uccisione dell’orsa perché sarebbe stato troppo difficile catturarla nuovamente. L’orsa fu così uccisa da un colpo di fucile il 12 agosto 2017.

Con la nostra opposizione chiediamo che siano svolte ulteriori indagini allo scopo di individuare le responsabilità di coloro che hanno contribuito alla condanna a morte dell’orsa.

Il sospetto è che la passata amministrazione provinciale volesse a tutti i costi l’uccisione dell’animale, indipendentemente dalle prescrizioni del PACOBACE, con il solo scopo di dare un segnale ai cittadini più timorosi evitando di attivarsi rapidamente e con diligenza per mettere al sicuro non solo la collettività ma anche l’orsa tramite la sua cattura.

Ecco perché chiediamo che le indagini continuino non solo per il delitto di uccisione ma anche per il reato di cui all’articolo 727 bis che punisce anche le condotte colpose che causano uccisione di specie protette.